Il CUS Unime scalda i motori per la “bella” promozione e crede nell’impresa

Cus Unime - Pescara foto Vincenzo Nicita Mauro

Conto alla rovescia iniziato per il CUS Unime in vista di gara 3 della finale playoff per la Promozione in Serie A2. Cresce l’attesa e scalda i motori il collettivo universitario, ansioso di rituffarsi nelle acque della Piscina pescarese “Le Naiadi” per vendicare la sconfitta subita in gara 1 e ripetere l’ottima prestazione di gara 2.

La gara di Messina, infatti, ha dato una potente iniezione di fiducia ad Arcovito e compagni. Alla vigilia dei playoff gli addetti ai lavori davano il CUS Unime quasi per spacciato, pensando che soprattutto nella piscina di casa il Pescara avrebbe avuto vita molto facile. Invece i messinesi hanno sorpreso tutti, forse anche i propri avversari. Gara 1 aveva già evidenziato che il divario tra le due compagini era tutt’altro che netto e, seppur usciti dal primo incontro con la convinzione di non essere inferiori al Pescara, i ragazzi allenati da Mister Naccari sapevano di non poter sbagliare in gara 2, a Messina, davanti ad una stupenda cornice di pubblico e con una posta in palio altissima. Gara 2 ha confermato definitivamente quell’impressione, palesando la reale forza della squadra universitaria e dimostrando che, alla fine, i reali valori in acqua tra le due formazioni praticamente sono equivalenti.

Cus Unime – Pescara foto Vincenzo Nicita Mauro

Adesso diventa quasi impossibile fare pronostici. Da un lato la squadra di casa può contare sul fattore campo – l’unico elemento di vantaggio sino ad ora rispettato durante la poule promozione – e cosi come fatto all’andata tenterà di aggiudicarsi l’incontro, con la consapevolezza acquisita con i primi due incontri di scontrarsi con una squadra diversa da quella che tutti si aspettavano alla vigilia.

Dall’altro lato il CUS Unime arriva al match finale galvanizzato dalla prestazione di gara 2, cosciente di avere tutte le carte in regola per poter minare le certezze dei pescaresi e tentare un’agognata promozione che per gli universitari varrebbe il coronamento di un percorso durato tre anni e, soprattutto, che manca in città da tanti anni.

Una sfida, dunque, tanto bella quanto equilibrata e complicata per entrambe le formazioni. A vincere sarà la squadra che riuscirà a mettere in acqua maggiore determinazione, concentrazione e maggiore lucidità.

“Sapevamo di potercela giocare con tutti e questa convinzione l’abbiamo ulteriormente rafforzata già dopo la prima partita – questa l’analisi del tecnico cussino Sergio Naccari – Poi la bella vittoria a casa nostra, davanti ad una cornice di pubblico che raramente si vede in una piscina alle nostre latitudini, ci ha dato ulteriore forza e consapevolezza. Adesso, però, sappiamo che ci aspetta una guerra, sportivamente parlando. Pescara ci attenderà con il coltello tra i denti perché sa di non poter sbagliare: ha capito che ha di fronte un collettivo pronto a punirlo ad ogni minima distrazione quindi starà molto attento. Noi, dal canto nostro, vogliamo fortemente coronare questo percorso nel migliore dei modi, sia per noi stessi che quotidianamente ci sacrifichiamo in acqua per dare il massimo, sia per tutte quelle persone che ci hanno sostenuto in tutto questo tempo, la nostra vera arma in più. È difficile fare pronostici ma noi ci siamo”. Inizio dell’incontro previsto alle ore 17.30.

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