La terza gara in sette giorni era particolarmente temuta alla vigilia da Emanuele Ferraro, costretto a commentare il primo ko da quando guida l’Fc Messina: “Nella ripresa praticamente non siamo scesi in campo, dopo aver disputato un ottimo primo tempo. In diverse occasioni abbiamo fallito il 2-0, che ci avrebbe permesso di allungare nel punteggio. A livello fisico siamo crollati per via delle tre gare ravvicinate. Abbiamo messo tutto in campo ma proprio non ce la facevamo più. Era un avversario alla nostra portata, ma dovevamo proseguire sui binari del primo tempo. Loro erano molto più in palla e noi non siamo riusciti a tenerli“.
Perez in marcatura su Abbey (foto Paolo Furrer)
La rincorsa in classifica dei peloritani si arresta subito, è una sconfitta pesante che precede alcuni impegni molto difficili: “I ragazzi non hanno letto il momento di difficoltà: dovevamo badare al sodo, facendo cose diverse. Dispiace perché pecchiamo di esperienza, il Rende ci ha sempre creduto e ha imposto una pressione molto alta. Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Dalla sfida usciamo con le ossa rotte ma dobbiamo rialzarci”.
Rammarico nelle parole del mister giallorosso per non aver dato seguito ai primi venti minuti di partita. Dopo il pareggio avversario la partita non ha avuto più storia: “Ci siamo disuniti e abbiamo perso compattezza, qualità che invece ci aveva ben contraddistinto a Portici. Ci siamo distanzianti tra i reparti e abbiamo fatto fatica nello scalare in campo. Il fondo pesante non ci ha aiutato, con un minimo sforzo potevamo portare a casa qualcosa in più. Dispiace perdere punti in casa. Dobbiamo lavorare tanto, recuperare le energie e allenarci con costrutto”.
Santapaola elude l’intervento di Piscopo (foto Paolo Furrer)
Pesa anche il ritardo di condizione: “Sow ci mette l’anima ma per via della sua struttura fisica ha bisogno ancora di un mese pieno di lavoro per entrare in forma e come lui anche altri calciatori. Ci stiamo adattando ad una situazione che ancora è molto complicata. Sapevamo di affrontare questa partita in una situazione non congeniale dal punto di vista fisico ma guardiamo già alla prossima. Una squadra come la nostra che non ha svolto preparazione estiva denota un calo importante di fronte ai ritmi elevati che tengono le altre squadre. Tutto questo incide sulle partite”.
La squadra ha peccato di malizia. Il gap fisico con l’avversario andava colmato secondo Ferraro con un atteggiamento diverso nei momenti topici della sfida: “Bisogna anche capire che determinati momenti delle gare richiedono una diversa gestione tattica. Vorrei un gruppo pienamente in salute, ma sono comunque contento della squadra che ho. Servono ovviamente anche giocatori che abbiano qualità e Gabionetta, ad esempio, potrà aiutare i compagni in maniera significativa”. Il brasiliano nella giornata di lunedì ha ottenuto l’atteso transfer dal Brasile e quindi sarà a disposizione da domenica prossima, quando è in programma la delicata trasferta sul campo del Lamezia, una delle big del torneo.
Palma batte Giannini e regala il successo al Rende (foto Paolo Furrer)
In casa Rende la soddisfazione per l’exploit ottenuto emerge dalla disamina di mister Cavaliere. “Nel primo tempo abbiamo riscontrato alcuni problemi. Non uscivamo coi tempi giusti e l’Fc ci creava grosse difficoltà. Erano in superiorità numerica quando avevano la porta frontalmente mentre noi dovevamo decidere in pochi attimi come opporci ai tagli degli avversari. Nel secondo tempo abbiamo dominato dal punto di vista nervoso, atletico e tecnico prediligendo gli uno contro uno che sono la nostra espressione di calcio. Questa è una vittoria da ascrivere in chiave salvezza, la seconda consecutiva contro altrettante squadre che navigano nelle zone basse della classifica. Era fondamentale vincere, abbiamo ottenuto il massimo e questo ci dà grande fiducia. I nostri obiettivi restano il raggiungimento della salvezza e la valorizzazione dei giovani”.
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