Ferrante: “Al lavoro per il futuro. Potrebbero aprirsi opportunità interessanti”

Arena e FerranteRocco Arena e Marco Ferrante in panchina (foto Ciccio Saya)

Nuova diretta Instagram per il Fc Messina, che ha visto come protagonista il direttore generale Marco Ferrante, intervenuto sul delicato momento dal calcio: “In questi giorni ho sentito diversi presidenti e direttori sportivi di serie A e tutti credono che è difficile che si possa ripartire anche a livello di massimo campionato. Anche in Spagna potrebbero seguire l’esempio olandese e non proseguire il campionato. Alla fine potrebbe prevalere la linea condivisa di adozione di un protocollo unico che chiuderà anzitempo la stagione”.

Lo staff dirigenziale è già al lavoro per il futuro: “Con l’area tecnica stiamo visionando tantissimi giocatori in ottica futura ma dobbiamo aspettare le decisioni del Governo. Ogni discorso appare prematuro, tra dieci giorni credo che la situazione sarà più chiara. Bisogna di certo tutelare gli investimenti compiuti dai presidenti in estate. In base all’evolversi della situazione prenderemo le decisioni più opportune. In vista della prossima stagione bisognerà anche capire il regolamento degli under, che potrebbe rimanere bloccato per un anno, con le stesse annate di questa stagione”.

Ferrante e Arena

Il dg Ferrante e il presidente Arena (foto Giovanni Chillemi)

Si ipotizza una riforma dei campionati, ma l’ex bandiera del Torino è cauta sull’argomento: “Si sentono tante voci. Non credo sia fattibile l’ipotesi di ricreare la serie C2 né quella di comporre un girone supplementare di Lega Pro, in questo tourbillon la soluzione più giusta per me è attendere i provvedimenti che dipanino la matassa e al quale tutti si dovranno attenere. Sono certo però che si libereranno tanti posti in C, perché molte squadre sono in affanno e noi potremmo essere tra i papabili anche grazie alla storia della città e al bacino d’utenza. Su questo argomento ci credo fermamente”.

La sosta forzata è arrivata paradossalmente nel momento peggiore, con il Fc che aveva appena ottenuto il supporto dei Testi Fracidi: “Sono uomo del Sud e per me la differenza la fanno i tifosi. Ho giocato al “Celeste” quando militavo col Pisa e abbiamo perso 2-0, era davvero bello giocare in un’atmosfera così magica. Nelle ultime gare si stava creando un bell’entusiasmo al “Franco Scoglio”. Ricordo la partita con la Palmese, una gara stregata che non si voleva sbloccare, poi al gol di Bevis abbiamo festeggiato come i matti. Spero di rivivere quelle emozioni”.

Bevis

Bevis difende un possesso (foto Giovanni Chillemi)

Ferrante ha parlato anche del gruppo: “Indipendentemente dalle scelte fatte in sede di mercato sono contento dei ragazzi presi quest’anno. In una squadra servono giocatori cardine all’interno dello spogliatoio, come Giuffrida, ma non è l’unico capitano, abbiamo tanti leader in rosa”. Il dg preferisce invece evitare nuovi paragoni con l’Acr, tra le delusioni stagionali: “Basta col dualismo con Sciotto, ognuno fa il suo percorso: è sempre il campo che emette i verdetti. Non se ne può più di questi discorsi, è diventato stancante questo argomento”.

L’ex bandiera del Torino ha ripercorso idealmente il suo primo anno in giallorosso: “Siamo partiti dal nulla, quando abbiamo messo il primo piede a Messina non c’erano nemmeno un pallone o una scrivania. Il cda ci ha supportato, è un bene che sia composto da persone del territorio che unite alla volontà del presidente hanno permesso di realizzare questo progetto”.

Giuffrida

Capitan Giovanni Giuffrida gestisce un possesso (foto Marco Familiari)

La verve del presidente Arena lo ha portato a scegliere Messina: “Non era l’unica opportunità lavorativa ma adesso sono completamente immerso in questa avventura. Il presidente è un tifoso sfegatato. La caparbietà del presidente e la fame di calcio che ha mi hanno fatto propendere per accettare la sua corte. Fare il direttore non è facile come giocare. Spesso devi prendere scelte antipatiche, come quella di sollevare dal suo incarico Costantino”.

Chiosa finale sul vivaio, cresciuto nel corso dell’anno: Angelo Alessandro ha fatto molto bene per le scuole calcio puntando al primo anno su ragazzi locali. Dall’anno prossimo è probabile che inseriremo anche qualche giocatore da fuori, ma l’obiettivo è strutturare una vera e propria “cantera”, che permetta di far uscire qualche ragazzo utile alla prima squadra”.

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