Famulari: “Credo nella salvezza della Jonica ma in coda sono cambiati i valori”

JonicaLa Jonica celebra il successo con la Messana (foto Giuseppe Zanghì)

Il 2024 della Jonica si apre con un chiaro obiettivo: ottenere la salvezza. La società ad inizio dicembre ha optato per un cambio della guida tecnica: Giuseppe Furnari ha salutato più per la mancanza di gol e vittorie che per le prestazioni, dal momento che quasi sempre i giallorossi hanno giocato buone partite, tenendo bene il campo ma raccogliendo meno di quanto meritassero a causa della poca cattiveria in area. Si è deciso di non buttare via il bambino con tutta l’acqua sporca, optando per la promozione interna di Enzo Famulari, già nello staff di Furnari.

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Meite Alassane tra gli ultimi acquisti della Jonica (foto Giuseppe Zanghì)

Nelle ultime tre partite del girone d’andata, antecedenti alla sosta natalizia, sono arrivate due vittorie importanti, in casa contro l’Imesi Atletico Catania e la Messana, inframezzate dalla sconfitta di Modica. Dal mercato gli arrivi dell’argentino Nicolas Musso, dello svizzero Meite Alassane e del brasiliano Flavio Carioca hanno aggiunto fisico ed imprevedibilità al reparto offensivo, mentre l’addio di Nacho Tabares toglie qualcosa alla mediana. La classifica è senza dubbio migliore rispetto a quaranta giorni fa, ma per il tecnico la strada è ancora in salita e la sfida interna contro il Mazzarrone in programma domenica non va sbagliata.

“Sarà complicato, le gare che si giocano dopo le feste natalizie sono sempre un’incognita – ammette Famulari -. Si viene da uno stop lungo venti giorni, che azzera un po’ tutto. Sono soddisfatto di quanto visto finora, le due partite contro Atletico Catania e Messana ci hanno permesso di muovere la classifica, compiendo un buon salto in avanti ma ancora non abbiamo ottenuto niente. Il Mazzarrone è una squadra forte, che ha delle qualità e sicuramente verrà qui a vendere cara la pelle. Noi dovremo alzare il livello, vincere ci consentirebbe di effettuare un altro balzo verso la salvezza”. 

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Il portiere Emmanuel Pontet e i tifosi della Jonica (foto Giuseppe Zanghì)

Famulari ha fiducia nella squadra: Fa piacere che la società abbia pensato a me per terminare la stagione, perché sono al fianco dei ragazzi dal 31 luglio e so cosa possono dare. È stato realizzato un buon lavoro, a cui pure io ho contribuito, essendo nello staff di mister Furnari. Troppe volte la squadra ha ottenuto meno di quanto meritasse, si riuscivano a creare i presupposti per andare in gol ma mancava sempre quel pizzico di cattiveria o di precisione affinchè gli episodi volgessero dalla nostra parte. Però credo fortemente nel gruppo e nel lavoro che stiamo svolgendo, la dirigenza mi ha chiesto il raggiungimento della salvezza ed è un obiettivo che ritengo alla portata della squadra, altrimenti non avrei accettato la proposta”.

Il tecnico è però altrettanto consapevole della competitività del campionato: “La particolarità del campionato è che non ci sono squadre rassegnate e in via di smantellamento. C’è chi ha una brutta classifica, ma attraverso il mercato di dicembre si è notevolmente rafforzato e i punti che ha finora non rispecchiano il loro attuale valore. L’esempio più lampante è la Messana, che abbiamo battuto all’ultimo respiro nella gara prima delle feste di Natale ma mi ha impressionato tantissimo e posso garantire che non merita assolutamente l’ultima posizione in classifica. Quindi sarà un torneo competitivo, combattuto fino all’ultima azione, in cui attualmente non c’è nulla di scontato o di già scritto, soprattutto lì in basso. Dovremo tenere gli occhi aperti e giocare ogni partita al meglio per non farci invischiare nella lotta per non retrocedere”. 

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