Facciolo: “Orgoglioso del Sant’Agata. Che rabbia subire gol dopo l’infortunio”

Sant'AgataIl Sant'Agata lotta in area ospite (foto Calogero Librizzi)

Il Sant’Agata si è confermato duro a morire anche contro il Trapani dei record (cinque punti in più anche del Catania che dominò il torneo dopo il girone di andata). Michele Facciolo è soddisfatto ma anche amareggiato: “Il rimpianto maggiore è il gol preso nel momento in cui abbiamo perso Nagy per infortunio. Abbiamo sbandato per qualche minuto e perso le giuste distanze tra difesa e centrocampo. Esposito ha letto bene alcune situazioni mentre Maresca ha bisogno di tempo per inserirsi nel nostro sistema di gioco. Il Trapani è una grande squadra ma avrei preferito che trovasse il gol con un’azione pregevole, come fa spesso”. 

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Il Sant’Agata schierato prima del via (foto Calogero Librizzi)

Nella ripresa i padroni di casa hanno costruito alcune importanti palle gol: “Nel primo tempo abbiamo giocato alla pari ma negli ultimi metri è mancata lucidità. Alagna non aveva recuperato al meglio. Ad ogni modo sono orgoglioso di allenare questa squadra: giochiamo a testa alta con tutti e loro nel secondo tempo hanno agito soltanto di rimessa e tirato in porta meno di noi. Non pensavamo di potere costruire così tanto contro una squadra così forte. Il tiro di Mincica è uscito di poco, su Marcellino c’è stata invece una grande parata”.

Il Sant’Agata ha un’età media di 20 anni e contro un Trapani molto esperto è apparso evidente: “Volevamo portare la gara sui nostri binari, sapevamo che avremmo avuto i nostri spazi pur disponendo di una squadra molto giovane che giocoforza concede occasioni agli avversari, giocandola di prima su accelerazioni errate. È una delle nostre più belle partite, disputata contro una squadra che vincerà il campionato, contro cui oggettivamente avevamo una possibilità su dieci di spuntarla”.

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Squillace in azione sulla corsia sinistra (foto Calogero Librizzi)

Il girone di andata si chiude al sesto posto, a ridosso dei playoff, con l’amarezza del ko a tavolino a Reggio Calabria: “Sul campo abbiamo ottenuto 29 punti. Il gruppo cresce ogni domenica e prende consapevolezza dei propri mezzi. Nel secondo tempo serviva un po’ di pazienza in più. Dovevamo allargare il pallone per sfruttare la superiorità numerica sugli esterni e serviva maggiore presenza in area per sfruttare i cross. Era la gara che volevamo fare: il risultato non ci dà ragione, però sono molto contento”.

Facciolo riconosce i meriti delle battistrada: “Sinceramente il Siracusa nei primi venti minuti non ci ha fatto capire nulla per intensità, arroganza e voglia di vincere. Il Trapani è evidentemente avvantaggiato in classifica perché ha vinto sempre. Il campionato è lungo e sarà una bella lotta fino al termine”.

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Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza