Di Gaetano: “Abbiamo sempre creduto nell’Igea. Rimonte frutto della mentalità”

Igea VirtusVincenzo Porretto e Giovanni Biondo (foto Paolo Furrer)

L’Igea Virtus ha conquistato un altro scalpo importante contro la terza forza del torneo. Per il tecnico Francesco Di Gaetano la conferma della crescita avviata ormai da qualche mese: “Sono abbastanza soddisfatto, credo che in pochi avrebbero ipotizzato di raccogliere sette punti contro Siracusa, Trapani e Vibonese. Anche nei momenti di maggiore sconforto la squadra non si è mai disunita, non è mai mancato l’apporto e il supporto di ogni componente della società, dal magazziniere al presidente. Tutti hanno trasmesso fiducia e hanno sempre creduto nelle potenzialità dei ragazzi”. 

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Ordonez raddoppiato (foto Paolo Furrer)

Longo ha firmato la nuova impresa nel finale: “Parlare adesso è facile, abbiamo tenuto testa a delle autentiche corazzate, il risultato ci consente di festeggiare la virtuale salvezza, che è l’obiettivo principale di questa stagione. Mi darebbe fastidio leggere o ascoltare le fesserie delle scorse settimane, inutili critiche sul campo da gioco o tutto quello che può togliere spazio ai meriti dei ragazzi, perché l’elemento fondamentale rimane la grande prestazione della squadra contro una delle formazioni migliori del torneo. Alla Vibonese abbiamo concesso poco o nulla, il loro gol è nato da una nostra disattenzione ma poi siamo usciti alla distanza, pressandoli alti e non permettendogli giocate pulite tra le linee. Abbiamo creato tante palle gol e il risultato poteva essere ben più ampio del 2-1 scritto nel tabellino”.

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Della Guardia al secondo anno a Barcellona (foto Paolo Furrer)

Di Piedi e compagni non si sono abbattuti dopo lo 0-1: “Contro un avversario come la Vibonese quando ti ritrovi sotto di un gol si può andare nel panico e probabilmente qualche settimana fa sarebbe successo proprio questo, ma adesso la squadra ha dimostrato di avere un’altra mentalità. Un fattore che però non si trova al supermercato: ci si lavora durante la settimana, alzando l’asticella negli allenamenti, quando si cena insieme e si sta insieme facendo gruppo. Dietro a questo cambio di mentalità c’è un lavoro da parte di tutti”. 

La prossima tappa il derby di Agrigento: “Non parliamo di playoff né tantomeno dobbiamo sbandierare altri obiettivi. A fine partita ero arrabbiato perché avrei voluto che la mia squadra vincesse con un risultato più ampio. Io cerco di trasmettere questa voglia di non accontentarsi mai ai miei ragazzi. Adesso pensiamo soltanto a continuare a migliorare, fare risultati e toglierci ulteriori soddisfazioni. Tra sei partite finirà la stagione e tracceremo un bilancio definitivo”. 

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