Costantino: “Contenti per il gioco e gli applausi. Serviva più cattiveria”

Massimo CostantinoMassimo Costantino lascia la panchina del Fc Messina (foto Andrea Rosito)

Il tecnico Massimo Costantino può essere soddisfatto. Dopo le due vittorie in Coppa Italia, anche in campionato il Fc Messina ha confermato le sensazioni positive, anche se i tre punti sono sfumati sul più bello.

“Siamo soddisfatti dal punto di vista del gioco, perché la squadra si è espressa bene. È normale che nel secondo tempo non abbiamo fatto benissimo come nel primo, nel quale siamo stati anche eccessivamente brillanti. Siamo partiti fortissimo e la partita virtualmente poteva essere chiusa per quello che abbiamo creato. Non parlo del calcio di rigore ma delle occasioni di Correnti e Bevis e di un salvataggio sulla linea. Sembrava tutto fin troppo facile. Il rigore ha rimesso tutto in discussione e poi non siamo stati sufficientemente cattivi e determinati”.

Alessandro Marchetti e Bevis

Alessandro Marchetti e Bevis (foto Familiari)

Il 4-3-3 sembra esaltare le caratteristiche del gruppo: “La squadra è stata costruita per giocare in questo modo e si è visto. Ci siamo riusciti abbastanza bene, però nel calcio bisogna far gol e dopo avere fallito il possibile 2-0 è finita diversamente. Dispiace, però dobbiamo guardare gli aspetti positivi. Abbiamo giocato una buona gara e soprattutto siamo riusciti a prendere qualche applauso dalle persone che stavano su in tribuna e questo vale più del risultato”.

Il Fc era privo di ben sei calciatori e questo ha privato la panchina di alcune alternative che sarebbero state utilissime. Costantino però non cerca alibi: “Intanto faccio i complimenti a chi ha giocato. È normale che pesi regalare elementi del calibro di Gomes, Melillo, Fissore e Coria a un avversario forte come il Licata. Si tratta di quattro giocatori importanti e non certo di ragazzini. Ma non è una scusante e non avrei toccato questo tasto perché chi è sceso in campo ha fatto il proprio dovere. Se abbiamo finito con qualche under in più è un bene perché nel calcio non conta l’età ma le idee che si mettono in campo. La partita si poteva e si doveva vincere, ma sono comunque contento”.

Dambros

Il fallo di Porcaro su Dambros ha originato il primo rigore (foto Familiari)

Giuffrida e compagni erano peraltro all’esordio assoluto sull’erba naturale della struttura di San Filippo, avendo disputato anche la rifinitura a Giammoro: “Abbiamo effettuato un sopralluogo in mattinata proprio per evitare che qualche ragazzo potesse incorrere in qualche brutto scherzo. Venire a giocare qui è stimolante. Siamo partiti benissimo, quindi non credo che la squadra abbia accusato l’emozione della prima al “Franco Scoglio”. Questo è un altro segnale positivo che mi fa ben sperare per il futuro: vuol dire che la squadra è composta da ragazzi che hanno personalità”. 

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