Betaland, Di Carlo: «Abbiamo l’obbligo di vincere in primis per noi stessi»

Betaland Capo d'Orlando-Olimpia MilanoCoach Di Carlo attento alla sua squadra (Foto R. Fazio)

Vincere. È questo l’obiettivo unico per la Betaland Capo d’Orlando in vista della gara di domenica sera (ore 20.45 al PalaFantozzi con la Consultinvest Pesaro). Dalle parole di coach Di Carlo e del capitano Sandro Nicevic emerge tutta la voglia di finire come meglio non si può la formidabile stagione del club.

Coach Gennaro Di Carlo: «Dobbiamo inquadriamo bene la giornata di domani, noi abbiamo un obiettivo fondamentale, dobbiamo vincere contro Pesaro. Non possiamo prevedere che tipo di spirito e che tipo di atteggiamento avrà Pesaro, ma certamente non sarà una gara scontata. Pesaro non verrà di certo a farsi una passeggiata sul lungomare. È la motivazione, la competizione, il voler vincere che ti spinge a fare questo mestiere. Nessuno fa conti dalla palla a due in poi. Pesaro ha fatto un finale di stagione ottimo, nelle ultime cinque giornate hanno segnato più di 80 punti di media a partita. Hanno dei giocatori di grande valore realizzativo. Thorton è stato quello che ci ha condannato all’andata. È una partita da valutare con molta attenzione. Abbiamo l’obbligo di vincere per diverse ragioni. Vincere significa raggiungere le 15 vittorie, quindi il 50% di risultati positivi di quello che è stato i nostro percorso quest’anno, secondo me vincente e ricco di grandi soddisfazioni. Vincere poi significherà guardare ai risultati dagli altri campi, perché da quello dipenderà il nostro destino. Arrivare a trenta punti significa avere le chance di giocarci i playoff.

Il capitano Sandro Nicevic, domenica ultima gara con la Betaland?

Domenica ci saranno partite interessanti come quella di Pistoia, dove Brescia si giocherà i playoff. Domenica sarà una giornata ricca di emozioni. Noi dobbiamo vincere con Pesaro e poi ci saranno risultati aperti, che potranno significare chiudere al meglio questa stagione. A Venezia non sottovaluteranno l’impegno, se non fossimo grandi agonisti animati sempre da competizione nessuno di noi farebbe questo mestiere. Non credo che a Venezia piacerebbe perdere in casa e poi dopo 5 giorni tornare di nuovo in casa a giocarsi gara 1 dei playoff. Scenderemo in campo per centrare la quindicesima vittoria. È vero, veniamo da 6 sconfitte consecutive, anche per questo meritiamo di chiudere la stagione con una vittoria. Qualsiasi cosa succederà sarà un tesoretto utile per l’anno prossimo. In ogni caso abbiamo messo le basi per quella che sarà la prossima stagione. Se noi oggi vogliamo misurarci col raggiungimento o meno dei playoff andremmo a ridurre quello che è stato fatto fino ad oggi. Il non raggiungere l’obiettivo colpirebbe prima di tutto noi, la delusione ce l’avremmo noi per prima, ma penso che ci porteremo dietro un bagaglio di vissuto importante di questa stagione».

Sandro Nicevic: «Non dobbiamo pensare agli altri risultati ma solo a noi stessi. Vincere domenica sarebbe una grande cosa perché dopo queste 6 sconfitte di fila sentiamo di non aver dato tutto quello che potevamo. Sarà un’opportunità per dimostrare che tutta la stagione non è stata un colpo di fortuna. La partita di domenica nel caso in cui non sarà l’ultima ci darà una spinta nelle motivazioni per affrontare al meglio i playoff se li raggiungeremo. Ovviamente non dipenderà solo da noi. Non giocheremo tanto contro Pesaro quanto contro noi stessi. Dobbiamo combattere questa piccola agonia che stiamo passando. Se riusciamo a combattere noi stessi Pesaro non ci darà problemi. Pesaro è per noi una bestia nera, ma prima di tutto dobbiamo affrontare noi stessi. Quella di domenica potrebbe essere la mia ultima partita con la maglia dell’Orlandina. Non mi sento tanto stanco, sento un po’ la mancanza di tutti quegli stimoli con cui ho sempre affrontato la mia carriera».

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