Argento: “Questo bando un percorso insostenibile. Non sono stato ascoltato”

Stadio Franco ScoglioIl manto erboso dello stadio "Franco Scoglio" dopo una rizollatura

Dura presa di posizione del consigliere comunale Andrea Argento, che nell’ultimo biennio aveva più volte avvertito il Comune sulla possibilità, poi avveratasi, di un fallimento del bando finalizzato all’eventuale affidamento pluriennale, naufragato nelle ultime ore. 

Andrea Argento

Andrea Argento, capogruppo M5S in consiglio comunale

“Durante la gara aperta a seguito del bando, per estremo e profondo rispetto sia nei confronti di chi ha presentato l’offerta per lo Stadio “F. Scoglio”, che di tutti i professionisti preposti a fare le valutazioni del caso, ho preferito non dire nemmeno una parola sulla tematica per due motivi precisi: il primo è perché tutto quello che potevo affermare prima della pubblicazione del Bando stesso l’ho detto riempiendo i verbali della Commissione preposta e del Consiglio Comunale (forse qualcuno lo ha dimenticato in città) contestando fortemente la procedura, mostrando ogni criticità che riscontravamo, smontando le fantasie che nascevano cercando di riportare tutti con i piedi per terra, evidenziando come questa impostazione generale sugli impianti sportivi rischiasse di naufragare facendo “sbattere al muro” lo sport messinese, tant’è vero che siamo stati praticamente gli unici a non votare favorevolmente già a partire dal Salva Messina parlando di un percorso insostenibile, motivando le nostre scelte. E ci tengo a sottolineare, a scanso di equivoci, che tutte questa valutazioni sono state fatte ben prima della gara pubblica, senza sapere chi potesse mai presentarsi e nemmeno se qualcuno poi realmente lo avrebbe fatto.

stadio "Franco Scoglio"

Una visuale dall’alto dello stadio “Franco Scoglio” e delle aree esterne

Ciò che abbiamo messo in evidenza erano le difficoltà oggettive riguardo quel che ci proponevano specie per le tempistiche, a prescindere e per chiunque, chiedendo di evitare che poi potessimo trovare in questa situazione che non fa bene alla città. In secondo luogo perché una volta che la procedura è partita e qualcuno, che fino a prova contraria merita estremo rispetto (così come tutti quelli che fanno calcio e sport in questa città), legittimamente ha presentato la propria proposta con chi di competenza a valutare garantendo professionalità e terzietà, non volevo correre nemmeno minimamente e lontanamente il rischio (ammesso abbia questo potere e non ce l’ho), di influenzare in alcun modo le valutazioni ricordando quanto abbiamo sostenuto ritenendo, a torto o a ragione, che non mi competesse in quella fase ed augurandomi contestualmente che fossimo stati noi a sbagliare le valutazioni vedendo invece lo Stadio assegnato.

Mi fa piacere che nelle scorse settimane alcuni colleghi hanno cambiato idea rispetto a quanto sostenevano negli anni scorsi, dandoci finalmente ragione sul fatto che era corretto quanto prevedevamo. Sarebbe stato utile fossimo stati ascoltati allora invece di esser lasciati soli, si fosse inteso cosa lamentavamo e si fosse fatto fronte comune per rispedire al mittente un percorso senza via d’uscita che ha fatto perdere anni utili per invertire la rotta. Ma meglio tardi che mai. Ho iniziato a contestare fortemente lo “zero” (0/00 €) a Bilancio per gli impianti sportivi e lo sport, tant’è che oggi è un limite gigantesco ed inaccettabile, chiedendo di destinare risorse (facile dire che non ci sono soldi, se non ce ne mettono!).

Cateno De Luca

Il sindaco Cateno De Luca allo stadio “Franco Scoglio”

Ho contestato la possibilità di pensare a esternalizzare gli impianti nei tempi che prevedevano sostenendo che fosse impossibile pensare di realizzare una cosa del genere, tant’è vero che non hanno assegnato un bel nulla e siamo lontani da un’ipotesi del genere. Ho contestato quanto riportato nei Bandi, negli schemi di convenzione, quanto espresso nelle dichiarazioni che lasciavano trapelare la volontà politica di questa Giunta facendo presente che le condizioni richieste potevano solo risultare insostenibili per le realtà sportive messinesi (già in grosse difficoltà a proporre le loro attività ordinarie dal punto di vista sportivo e sociale) e per la realtà socio-economica attuale della città.

Abbiamo fatto presente già nel 2019 come per le norme urbanistiche vigenti non fosse concessa nessuna attività oltre a quella sportiva nelle aree dello stadio e andavano quantomeno presentate le linee guida del nuovo Piano Regolatore. Abbiamo cercato di far capire che il Bando non avrebbe salvato e rilanciato il calcio a Messina, quando si promuoveva questa operazione con tale storiella agli occhi degli appassionati. Ci siamo messi a ridere quando si parlava di bando Europeo e si fantasticava su sceicchi e petrolieri che potenzialmente potevano essere interessati ad aggiudicarsi la struttura correndo a presentare le loro offerte.

Stadio Franco Scoglio

La Curva del “Franco Scoglio” con il pubblico nel 2016

Ho contestato fortemente quando si diceva che se a seguito dei Bandi non ci fossero state assegnazioni si sarebbero chiuse le strutture non garantendo così la possibilità di erogare il Servizio (perché è un servizio!) della pratica sportiva in città, ritenendo invece che una Amministrazione non deve dire nemmeno per scherzo queste cose battendosi in ogni modo, trovando soluzioni, per scongiurare chiusure. Ho fatto numerose proposte chiedendo di riorganizzare il Dipartimento Sport e fare in modo che il Comune potesse avere la possibilità di far fronte alle esigenze delle società senza gravarle di costi e responsabilità insostenibili causate da improbabili gestioni.

Abbiamo registrato la confusione generata dal cambio di Assessore che non ha sicuramente portato i frutti sperati perché l’impressione che abbiamo è che prima si stesse andando in una direzione sbagliata, oggi non sappiamo nemmeno esattamente in che direzione si stia andando. Contestiamo il tempo perso ed impiegato malissimo, la mancanza di progettazione che non ha portato ad alcuna opera finanziata (dopo che la precedente Amministrazione aveva fatto tantissimo in tal senso) anche a causa dell’insistere in una direzione errata che invece, altrimenti, avrebbe potuto far aprire altri ragionamenti.

Andrea Argento

Il consigliere del Movimento Cinque Stelle Andrea Argento

Contestiamo il non aver pienamente capito per tempo l’insufficienza dei campi da calcio in città in relazione al numero di praticanti agonistici, le esigenze delle squadre sportive che provano ad emergere portando in alto il nome della città e di quelle che svolgono un’importante attività sociale che rischiano di pensare che non valga la pena fare questi sacrifici in un contesto del genere. Contestiamo il non aver capito probabilmente cosa comportano le perdite di tempo non programmando per tempo tutti gli aspetti legati alla ripartenza delle stagioni sportive, prendendo definitivi provvedimenti affinché esistano delle procedure chiare ed in opportuno anticipo non lasciando spazio ad improvvisazione.

Ora basta! Queste cose venite a dirle a me e confrontiamoci davanti la città come dite che piace a voi, visto che non fate altro che lanciare sfide a destra e manca. Preparatevi su quello che volete con tutto il tempo di cui avete bisogno, tanto le storie le conosciamo e le abbiamo affrontate di volta in volta come descritto. Io farò leva solo sui 30 anni che ho già sulle spalle da atleta, tecnico, dirigente, trascorsi nello sport cittadino vivendolo quotidianamente, con smisurata passione e con qualcuno che mi riconosce competenza. Il fine è che poi dopo, da quello che emergerà, ne farete tesoro per agire finalmente nella direzione corretta per servire lo sport messinese”.

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