Alla libreria Ciofalo presentato il libro “Il Sacrificio degli Occhi” di Ornella De Luca

Il Sacrificio degli occhiOrnella De Luca

Lo scorso 2 febbraio, alla libreria Ciofalo, è stato presentato il nuovo romanzo di Ornella De Luca “Il Sacrificio degli Occhi”, edito da Onirica Edizioni.

Il Sacrificio degli occhi

Ornella De Luca insieme alle professoresse Daniela Irrera e Carla Salvini

Insieme all’autrice erano presenti anche le professoresse Daniela Irrera e Carla Salvini dell’Istituto Tecnico Industriale Verona Trento e promotrici di un Caffè Letterario proprio all’interno della scuola di Via Ugo Bassi. Fra gli ospiti, che hanno preso la parola, il sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele Egidio Bernava. L’autrice durante la presentazione dell’opera ha sottolineato: “Il romanzo nasce inizialmente per privilegiare l’aspetto storico, poi ho messo da parte questo elemento per provilegiare la chiave magica. Questa storia può essere attuale in ogni momento, quindi può essere ambientata in un contesto medievale fantasy, ma può essere anche collocata duecento anni dopo o anche al giorno d’oggi. La storia dei due protagonisti, la storia del conflitto religioso e la storia delle varie forme di diversità e di violenza sono attualizzabili anche oggi e, di conseguenza, ho voluto dare questo alone di mistero nel contesto storico. E’ comunque un ambiente cavalleresco, quindi si intuisce una sorta di medievo, però indefinito. Nasce l’anno scorso e viene pubblicato a novenbre, in formato digitale e cartaceo”.

Il Sacrificio degli occhi

Il sovrintendente Bernava durante il suo intervento

Alla fine della presentazione Ornella De Luca si è avvicinata ai nostri microfoni per rispondere ad alcune domande. La lettura e scrittura rappresentano un elemento fondamentale per la tua vita. Descrivici quando questa passione è cresciuta in te fino a diventare il tuo lavoro: “Ho cominciato a scrivere quando avevo 13-14 anni, prima è nata in me l’amore per la lettura. Inizialmente ho scritto brevi racconti per poi passare a qualcosa di più ambizioso, soprattutto nel periodo del liceo. Grazie ai miei professori del liceo ho cominciato a scrivere nel giornale della scuola e ho mandato i miei racconti in alcuni concorsi. Poi ho scritto un racconto lungo a 17 anni e successivamente ho mandato i miei lavori a case editrici più o meno importanti. Nel 2011 ho pubblicato qualcosa e nel 2014 ho iniziato a lavorare con la mia casa editrice attuale, ossia la Onirica Edizioni”. “Il sacrificio degli occhi” è un romanzo storico-fantasy in cui il protagonista è un guerriero alla ricerca di se stesso. Descrivi il personaggio: “Il protagonista di chiama Taras ed è una sorta di eroe romantico e, essendo il romanzo ambientato in un contesto fantasy medievale, incarna tutti i valori del cavalieri di quel tempo, soprattutto l’onore. Quando ha un incidente in battaglia perde una gamba e si ritrova a non essere più un soldato nel corpo pur essendolo nello spirito. Ha dei problemi con se stesso e si isola dal mondo. Certi eventi e le persone attorno a lui lo aiuteranno ad affrontare questo dolore”. Quali sono gli elementi nel romanzo che tengono incollato il lettore: “Credo l’intreccio ed in particolare la parte carica di mistero, perché farà appassionare il lettore e gli darà voglia di andare avanti per vedere come va a finire la storia. Sono varie storie intrecciate con un altro elemento fondamentale, ossia la magia, che caratterizza la protagonista femminile Eleide”.

Il Sacrificio degli occhi

Ornella De Luca

Effettuando un breve parallelismo con il tuo primo romanzo “La consistenza del bianco” si possono notare analogie e differenze. Intanto ci troviamo di fronte a due romanzi storici, anche se il primo è incorniciato in un contesto ben preciso e reale, mentre in secondo è di pura fantasia. Poi in entrambi i casi i protagonisti, un uomo e una donna, cercano i riscatto dalla vita la prima e la vendetta il secondo. Possiamo dunque affermare che la tua ispirazione è basata sul trasmettere al lettore la forza di risollevarsi di fronte alle avversità, soprattutto alla luce del contesto socio-economico in cui viviamo attualmente: “Si, credo che la lettura e il romanzo in genere abbiamo il potere di adattarsi a tutte le situazioni. I romanzi sono ambientati in contesti storici più o meno particolari però credo che le storie possano essere sempre estrapolate e portate in un altro contesto. Ad esempio gli scontri religiosi e le diversità sono elementi che possono portare questa storia ai gioni nostri. Il messaggio che voglio dare è di non perdere la volontà di andare avanti e la determinazione, nonostante la diversità, i conflitti e gli ostacoli che la vita ci pone davanti”.

Il Sacrificio degli occhi

Ornella De Luca presenta il suo libro “Il Sacrificio degli Occhi”

Mi soffermerei anche sui titoli. In entrambi i romanzi c’è un’importante analogia. Nel primo i colori legati ai ricordi, mentre nel secondo gli occhi alla legenda: “Nel primo titolo avevo il desiderio di dare un senso di completezza. Leggendo il romanzo si capisce che i colori rappresentano le fasi della vita della protagonista ed il bianco è il momento finale. Nel titolo dell’ultimo romanzo invece abbiamo un’analogia all’elemento magico, alla maledizione che circonda i due protagonisti. Faccio molta attenzione al titolo, perché da questo poi costruisco tutta la trama”. Un altro elemento fondamentale è che entrambi i romanzi racchiudono, oltre al contesto storico, altri elementi come l’umanità, l’avventura e l’amore. Dunque il romanzo è da considerarsi non soltanto prettamente storico ma più universale: “I vari elementi che sono fondamentali nella trama come l’amicizia e l’amore sono valori universali e possono essere estrapolati e portati in tanti altri contesti. Io ovviamente ho scelto quello medievale perché mi consetiva un intreccio con l’elemento magico”. Parlaci dei tuoi progetti futuri: “Sto terminado la revisione di un altro romanzo che consegnerò al mio editore a breve. Spero entro l’estate di pubblicarlo e comunque comincerò un nuovo progetto”. Un elogio e una critica al tuo libro: “Critiche non ne posso fare in quanto le devono dire gli altri. Per quanto riguarda un elogio, credo che nel bene o nel male, può piacere la storia come non può piacere, ma è appassionante. Non è un romanzo che chiudi alla seconda pagina”.

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