La rosa del Villafranca Beach Soccer si arricchisce di un altro prezioso tassello. E’ Boris Zingales il volto nuovo della squadra biancoverde. Classe 1983, ha militato nel 2014-15 tra le file della Tiger Brolo nel girone I di Serie D. Esterno mancino, ha ricoperto il ruolo sia come laterale basso che alto. Cinquantotto le presenze complessive collezionate in maglia giallonera nell’arco di due campionati disputati da protagonista. Se il primo si è chiuso con la storica promozione nel massimo torneo dilettantistico, l’ultimo ha riservato invece la grande amarezza di una beffarda retrocessione. “Venivo da due campionati di fila vinti in Eccellenza e quella appena conclusa si è rivelata un’annata particolarmente sfortunata, dall’inizio alla fine. Basti pensare che nella sfida decisiva dei playout contro il Noto abbiamo avuto al 93’ una clamorosa palla gol per ottenere vittoria e salvezza, perdendo poi ai tempi supplementari”.
Boris Zingales entra in scivolata
“Le stagioni più recenti – aggiunge il neo acquisto biancoverde – sono state molto importanti per i risultati ed in termini di visibilità, ma lo fu altrettanto la trafila svolta nel settore giovanile dell’Igea Virtus, club nel quale ho fatto parte della “Berretti” e poi per due anni a livello di prima squadra”. Zingales, che ha mosso i primi passi nel Sant’Agata Militello, la compagine del suo paese d’origine, è stato a Barcellona ai tempi della partecipazione all’ex C2. Quindi l’esperienza a Lentini, in Serie D, ed il ritorno a Sant’Agata. A seguire la lunga militanza nell’Orlandina, durata cinque stagioni e andata in archivio nel 2013 con la gioia della promozione in D, conquistata con la fascia di capitano al braccio, prima del passaggio alla Tiger Brolo.
Un traversone di Zingales
In attesa di capire cosa gli riserverà la prossima stagione calcistica, Zingales si dice entusiasta per l’inizio dell’avventura con il Villafranca, che tornerà in campo dal 23 al 26 luglio a Catanzaro per le ultime quattro gare del girone B di Serie A. “Il beach soccer è sicuramente tutto un altro sport rispetto al calcio. Si tratta di una disciplina altamente spettacolare che richiede una certa abilità soprattutto nel giocare con la palla alta. Personalmente dovrò abituarmi in fretta ai diversi meccanismi. Sulla sabbia si fa molta più fatica rispetto al campo da calcio, ma questo non mi spaventa perché sono sempre stato un giocatore dotato di grande temperamento e di buona corsa. Spero dunque, agendo da esterno, di poter dare il mio contributo nella tappa di Catanzaro e di fare il massimo, anche perché ho subito capito quanto tengano al campionato sia la società che i compagni, tra i quali ho ritrovato un amico come Sebastiano Paterniti. La voglia di certo non mi manca e la generosità è stata sempre tra le mie caratteristiche principali”.
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