Venuto a tutto tondo: “Acr, ora c’è competenza. Assurdo disperdere le forze”

VenutoAntonio Venuto sulla gradinata (foto Alessandro Denaro)

È stato il primo allenatore dell’era Sciotto, l’uomo chiamato ad essere il simbolo della rinascita calcistica della città dello Stretto, dopo il fallimento dell’Acr targata Franco Proto e la relativa mancata iscrizione al campionato di serie C. Ma i profeti in patria sono pochi e l’impresa era praticamente impossibile, se si pensa al ritardo e alla confusione che caratterizzarono la costruzione di quella squadra.

Così l’esperienza di Antonio Venuto sulla panchina giallorossa è durata appena una manciata di giornate e si è conclusa con un’amara separazione anticipata. Un’esperienza che ha segnato l’ex tecnico del Due Torri, che dopo un anno di “purgatorio” in Eccellenza, a Sant’Agata, dove ha ottenuto un eccellente terzo posto alle spalle di due corazzate come Licata e Canicattì, sta ricaricando le pile in attesa della giusta chiamata dalla serie D.

Antonio Venuto

Il tecnico del Messina Antonio Venuto

Venuto, però, continua  guardare con grande interesse alla Messina calcistica, che anche quest’anno si presenta ai nastri di partenza della D con due società chiamate a recitare il ruolo di protagoniste: “Quanto sta accadendo negli ultimi anni a Messina, dal punto di vista calcistico, è un mistero – ha dichiarato l’ex tecnico dell’Acr –. Trovo assurdo che ci siano due squadre a rappresentare in D una città che si è sempre identificata in una sola realtà. Parlo da tifoso e da appassionato, che vorrebbe rivedere Messina e il Messina lì dove meritano, ma se non si è arrivati ad un’unione d’intenti affinché tutte le risorse siano riversate in un’unica società ci saranno dei validi motivi”.

Rocco Arena

Rocco Arena affiancato dal ds Morello, dal dg Ferrante e dal responsabile del vivaio Alessandro (foto Marco Familiari)

Dopo il passaggio di testimone in casa Città di Messina, sono due le realtà ambiziose in riva allo Stretto: “Non conosco Rocco Arena, ma dubito che abbia rispolverato un marchio glorioso come quello dell’Fc Messina per poi puntare ad un’annata anonima. Non a caso ha ingaggiato un allenatore che conosce la categoria. Dispiace che si sia chiusa un po’ l’esperienza del Città di Messina, che aveva come obiettivo quello di mettere in mostra giocatori e tecnici tutti messinesi, ma evidentemente questo passo è stato ritenuto necessario per partire subito con l’asticella abbastanza alta”.

Acr Messina

Sulfaro, Manzo, Giliberto, Cicciari, Sciotto, D’Arrigo, Obbedio e Rando: l’Acr al gran completo

Sul nuovo corso dell’Acr Messina, invece, Venuto si esprime in modo favorevole in merito all’ingresso in società della componente legata al Camaro: “I primi passi sono incoraggianti – ha commentato – ma non penso che questo sia legato ad una sorta di rivalità con l’FC Messina, bensì alla presenza in società di ottimi dirigenti come Antonio D’Arrigo e Pasquale Rando. Stiamo parlando di uomini di calcio a tutto tondo, professionisti seri e competenti prestati all’Eccellenza dove hanno raggiunto ottimi risultati con il Camaro, lasciando alla città una struttura rimessa completamente a nuovo come il “Marullo”. Hanno portato ordine e competenza lì dove c’erano caos e disorganizzazione, non degni non solo di una piazza come Messina ma di una categoria come la D”.

Antonio Venuto

Antonio Venuto ha sposato l’Acr nel momento peggiore della sua storia recente

Secondo il tecnico messinese, il valore aggiunto potrebbe essere rappresentato dal dirigente che sta allestendo la rosa, indipendentemente dalle protagoniste del girone: “Da qui l’arrivo di un direttore sportivo come Antonio Obbedio che per la D è un lusso. Credo che se non ci saranno deragliamenti, questa squadra potrà recitare un ruolo di assoluta protagonista. I tifosi sono vicini alla squadra, hanno dimenticato i tanti bocconi amari ingoiati in questi anni, le componenti per fare una stagione positiva ci sono. Il campionato è sempre lungo, ci saranno dei momenti difficili e lì si vedrà la compattezza dell’ambiente. Le favorite? Dipenderà dalla composizione del girone e dalla presenza o meno del Palermo. Le campane sono sempre competitive mentre credo che come possibile outsider si debba tener d’occhio l’Acireale, che dopo aver risolto i propri problemi economici sta allestendo una squadra di tutto rispetto. Ma ripeto, se l’Acr continua su questa strada se la può giocare con tutti”. 

Antonio Venuto

Antonio Venuto nella scorsa stagione ha guidato il Sant’Agata

Venuto rivolge un pensiero anche al Città di Sant’Agata, ambiente a cui è rimasto molto legato: “È una realtà in cui ho molti amici, gente di calcio, persone serie che hanno creato un ambiente sano che mi ha permesso di lavorare nella massima tranquillità. Stanno seguendo un progetto tecnico, quest’anno hanno riportato a Sant’Agata un alleantore preparato come Pasquale Ferrara, in più sono contento dai ritorni di Michele Di Napoli e Daniele Drago. Il raggiungimento della D sarebbe un traguardo meritato: lavoreranno per arrivare a questo obiettivo ma con il loro stile, senza fare il passo più lungo della gamba e con sapienza. Molto dipenderà dal girone, perché quello occidentale per noi messinesi è sempre molto complicato, nonostante c’è chi sostenga il contrario”. 

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