Tris Igea Virtus in Calabria, il Gela mette già paura. Che esordio per Troina e Palazzolo!

Igea 1946L'Igea 1946 attende soltanto l'ufficialità della promozione (foto Puccio Rotella)

Nuovo anno, vecchie abitudini. Si alza il sipario sul campionato di Serie D e sono subito Igea Virtus e Gela a fare la voce grossa: l’Isola Capo Rizzuto in casa, quanto il Roccella al “Presti” non possono infatti nulla davanti alle due formazioni isolane, che fanno leva sull’esperienza nel torneo di quarta serie e spiccano già alla prima uscita. L’esordio parla (quasi) tutto siciliano, se seguono il colpaccio del Troina in quel di Cittanova e quello del Palazzolo ad Eboli, mentre l’Acireale riapre il “Tupparello” tra sorrisi ed i primi (sudati) tre punti. Ad ingoiare amaro è praticamente il solo Messina, che apre il nuovo corso sconfitto dal Portici, in compagnia di un Paceco che davvero non c’è.

Santino Biondo celebra al meglio il suo esordio con la maglia dell’Igea Virtus

Ma chi ben comincia… ripete gli exploit della stagione precedente. E’ il caso dell’Igea Virtus, che parte forte nel segno dei “Biondi” e rovina la festa dell’Isola Capo Rizzuto, all’esordio in Serie D. Sul terreno dei crotonesi non c’è praticamente partita e dopo mezz’ora Santino Biondo mette a sedere due avversari, sfida Lamberti ed insacca all’angolino per celebrare col gol il suo esordio con la maglia del Longano. Giusto altri cinque minuti ed il folletto messinese si presenta ancora a mani piene davanti alla folta delegazione di tifosi barcellonesi sugli spalti del “Sant’Antonino”, colpendo a freddo da pochi passi per firmare doppietta e tre punti. Nella ripresa arrotonda invece il classe ’99 Kevin Biondi, che all’esordio tra i senior colpisce con un velenoso piatto dalla distanza e fa calare il silenzio sui primi novanta minuti: l’Igea c’è, oggi più di ieri.

Vittoria straripante per gli uomini di Pippetto Romano

Al “Presti”, intanto, gli uomini di Pippetto Romano legittimano le proprie ambizioni di primato, approfittando del turno di riposo osservato dalla Nocerina dopo la riammissione della Vibonese in C. Contro i nisseni nulla può appunto il Roccella, crivellato dai colpi a firma di Cosenza, dell’ex Dorato e di Bonanno ed Alma nella ripresa (4-0 il risultato). I biancazzurri, vincendo contro l’undici di Mimmo Giampà, preparano al meglio il derby isolano in casa del Troina, che continua a stupire col micidiale uno-due servito sul campo della Cittanovese. L’altra matricola calabra cade proprio nel secondo tempo, coi gol di Melillo e Diop per dei rossoblù ancora sulla scia della vittoria in Coppa Italia.

Barraco opera un lancio in profondità

Dario Barraco salva l’esordio dei granata andando a segno su calcio di rigore

Dal trofeo tricolore sembra invece lontano il Palazzolo, vincitore morale del primo turno al suo ritorno nel calcio nazionale. Gli uomini di Strano strappano infatti i tre punti sul campo dell’Ebolitana, illusa dal fulmineo pareggio di De Rosa dopo il gol di Filicetti. Il centrocampista gialloverde non ha però esaurito i colpi in canna e su calcio di rigore riporta in vantaggio i suoi, che nel finale allungano con Piemonte per il definitivo 1-3.
E restando in tema di matricole parte col piede giusto anche l’Acireale, che supera il Gelbison anche se a soli tre minuti dalla fine. Cocimano fa gli onori di casa aprendo la stagione con un suo gol, pareggia Manzillo per i campani e solo Dario Barraco regala ai suoi l’esordio coi tre punti, trasformando dal dischetto la palla del 2-1.

I tifosi del Portici celebrano il ritorno in Serie D offrendo una vittima eccellente: il Messina di Antonio Venuto

Il Paceco è invece ad una nuova sconfitta, stavolta per mano dell’Ercolanese. I gol di Sorrentino ed El Oauzni preoccupano la formazione di mister Di Gaetano, per cui la strada verso la salvezza sembra tutta in salita e l’esordio è amaro anche per il nuovo ACR Messina. Il club di Pietro Sciotto apre infatti la propria storia con la sconfitta subita per mano del Portici, che al “Vallefuoco” di Mugnano offre una vittima eccellente alla festa per il suo ritorno in quarta serie: Maggio apre lo score, Visone infila Gagliardini nella ripresa ed a nulla vale il gol di Mascari, che servito dal subentrato Lavrendi riaccende le speranze del team di Antonio Venuto. Nel finale la sfortuna si abbatte contro la biancoscudata e dopo un lunghissimo recupero i napoletani di Esposito possono esultare.
Nell’unica gara in posticipo la Palmese impone invece alla Sancataldese un brusco stop. Al “Mazzola” Sicurella può infatti soltanto illudere i padroni di casa, che passano in vantaggio dopo quattro minuti prima di subire la rimonta ad opera dei neroverdi calabresi, con i gol di Molinaro e Gagliardi, uno per tempo.
Nel prossimo turno proprio i nisseni di mister Rosario Marcenò saranno ospiti dell’Igea Virtus. I riflettori sono però tutti sul “Franco Scoglio“: a Messina arriva la Nocerina.

Autori

+ posts

Cronista sportivo da sempre, in MessinaSportiva da ancor prima.
Cresciuto sui campi di calcio, si dedica anche all'approfondimento ed alla pallacanestro