Nonostante le vibranti polemiche politiche per le code agli imbarcaderi, con il sindaco di Messina Cateno De Luca arrivato sugli schermi di Canale 5, gli arrivi in riva allo Stretto sono in netto calo e in una settimana sono passati dai 1.384 di domenica 15 ai 551 di domenica 22.
Tra questi anche tre stranieri, francesi e spagnoli, che sono arrivati nella notte ad Aci Trezza con una Renault 4, dopo avere traghettato da Villa San Giovanni. Hanno raggiunto nella cittadina marinara del Catanese altri tre loro connazionali che erano da alcuni mesi in Sicilia. I sei sono stati messi in quarantena. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia municipale, che li hanno denunciati.
Lo ha reso noto l’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Salvo Danubio, sulla propria pagina Facebook. “Abbiamo chiesto alla Caritas di poter provvedere al recapito a domicilio dei beni alimentari di cui hanno necessità, considerata la quarantena obbligatoria”.
La vicenda è stata segnalata da alcuni camionisti che hanno pubblicato le foto dell’auto stracarica di materiale anche con un portabagagli sul tettuccio e da Angelo Pizzuto, presidente dell’Aci di Palermo secondo il quale “quella vettura non può circolare”. Pizzuto ha evidenziato che la “Renault 4 ha la targa di un Tir” e si chiede “come ha fatto ad attraversare l’Italia, lo stretto di Messina ed arrivare ad Aci Castello quando io non posso andare neanche nella farmacia sotto casa?”.
Incassato questo caso paradossale, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza filtrano rigorosamente le decine di auto e Tir ferme nel piazzale Anas di Villa San Giovanni, in attesa dell’imbarco per Messina. Per molti non una certezza, considerando l’ordinanza emessa domenica dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, che ha disposto il blocco degli ingressi dal continente verso l’isola. I camion e le auto vengono divisi in distinte aree di smistamento.
Tra loro tanti nuclei familiari e singole persone residenti in Sicilia che cercano di tornare a casa. In alcuni casi, gli agenti, a stento, sono riusciti a contenere la rabbia di chi non sa se potrà traghettare o meno. “Non so come fare – ha denunciato all’agenzia Ansa un uomo diretto a Gela – se lo Stato o il Comune mi offrono una sistemazione temporanea mi atterrò al blocco. Ma al momento non ho altra alternativa che passare lo Stretto”.
Intanto, dopo Palermo, i militari dell’esercito, già assegnati all’operazione “Strade sicure”, da lunedì sono schierati a Messina e a Caltanissetta per i controlli nell’ambito dell’emergenza Covid-19. I soldati hanno compiti di appoggio alle pattuglie dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Nella città dello Stretto i militari partecipano ai presidi di Tremestieri, all’ingresso della città, e della stazione centrale.
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