Svelata la targa in memoria di Salvo Santamaria: dà il nome al campo di atletica

campo ex GilLa targa in memoria di Salvo Santamaria

Presso il campo di atletica comunale di via Salandra è stata svelata una targa commemorativa in memoria di Salvo Santamaria, il giovane giavellottista morto in un incidente ferroviario 52 anni fa, a cui l’impianto è intitolato. La cerimonia è avvenuta mercoledì 16 giugno, che era proprio la data della scomparsa dell’atleta peloritano.

Salvo Santamaria

Accorinti, gli ex atleti dell’Us Peloro e Cecilia Caccamo in posa sotto la targa

La targa è stata realizzata dall’artista ceramista Cecilia Caccamo ed è stata donata dall’ex sindaco Renato Accorinti, che così ha mantenuto un impegno preso con la famiglia Santamaria. E infatti all’evento, legato alla scoperta della targa, erano presenti i familiari dell’atleta e l’assessore allo sport Francesco Gallo. Inoltre per commemorare il giavellottista si sono riuniti gli atleti dell’Us Peloro, squadra in cui militava Santamaria insieme ad Accorinti.

L’ex primo cittadino ha voluto rimarcare l’importanza del gesto simbolico: “Questo impianto sportivo è storico, in quanto ricordo che una volta c’era soltanto questo campo di atletica a Messina. Io sono cresciuto qui, in quanto abito a circa 150 metri e con la vicina scuola “Enzo Drago” svolgevo le lezioni di educazione fisica. Durante la sindacatura di Franco Providenti, con l’assessore Gaetano Giunta, si è deciso di intitolare questo campo a Salvo Santamaria e la Piscina a Graziella Campagna. Salvo era un mio compagno d’infanzia: abbiamo giocato assieme a calcio e fatto atletica con la Peloro”. 

Salvo Santamaria

Il momento della benedizione della targa con l’autrice

Accorinti ha ricordato anche il tragico incidente che è stato fatale a Santamaria: “Dovevamo essere anche su quel treno insieme. Non ricordo il motivo per il quale io non partecipai a quella gara. Al ritorno da Palermo purtroppo due treni si sono scontrati nella galleria Sant’Antonio di Barcellona ed è rimasto un giorno e mezzo incastrato nelle lamiere. I media allora non erano come oggi, ma ricordo che la notizia è stata ripresa anche sul Tg1 della Rai. La targa che fino ad ora ha intitolato quest’impianto a Salvo Santamaria era un po’ anonima e io avevo preso l’impegno con la sua famiglia di realizzarne una nuova, a mie spese”.

L’ex sindaco ha spiegato infine l’origine dell’intitolazione: “È stato un iter lungo, ma la targa si presenta colorata e con delle frasi importanti. Con Gaetano Giunta, in origine, avevamo scelto di intitolarlo come ‘campo per la Pace’, in quanto è il valore più alto che c’è. I ragazzi che si incontrano per fare sport devono avere un orizzonte di alto livello e deve fare riflettere. La pratica sportiva non deve dividere ma rappresentare un momento di incontro e divertimento. La targa realizzata da Cecilia Caccamo non è la sola e si aggiunge a quelle per Graziella Campagna e il maestro Giuseppe Sinopoli. Ci sono dei segni in città che abbiamo lasciato, belli in quanto l’arte di Cecilia è piena di colore e con significati profondi”.  

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