Sodini: “La prima batosta subita. Tortona è la migliore squadra del torneo”

Orlandina BasketMarco Sodini e Matteo Angori

Il -23 di Tortona rappresenta il primo scarto notevole di punti che l’Orlandina subisce da una avversaria diretta in questa stagione. Marco Sodini dall’alto della propria esperienza è consapevole che guidando una squadra giovane alle volte può capitare di incappare in partite in cui i propri ragazzi non riescano ad esprimere tutto il proprio potenziale. Essere arrivati troppo carichi all’appuntamento e la qualità indiscussa della squadra di casa rappresentano le due concause che spiegano il pesante ko: “Partiamo da un semplice presupposto: Tortona è la migliore squadra del torneo e sa sta meritando la palma di essere nettamente migliore alle altre contendenti. Poi sicuramente c’è stata da squadra giovane quale siamo una nostra complicità, come l’incapacità di approcciare emotivamente a questa partita”.

Orlandina

I giocatori dell’Orlandina

“È la prima vera batosta che prendiamo in stagione perché a Mantova abbiamo perso di misura così come a Orzinuovi mentre le altre due gare ci sono sfuggite soltanto all’ultimo tiro. Non mi è piaciuto che ci siamo arresi subito, diventando anche brutti da vedere, mentre normalmente giochiamo un bel basket. Abbiamo deciso di forzare tanto il tiro, operando scelte affrettate. Non posso dire nulla sull’impegno dei miei ragazzi. Oggi noto la distanza emotiva e tecnica che c’è tra noi e la prima della classe. L’ambizione è limare il gap in futuro, nella consapevolezza che come Tortona oggi non c’è nessuno. Salvo la lezione subita mentre come tecnica di pallacanestro non salvo nulla. Abbiamo concesso 53 rimbalzi e secondi tiri nel primo tempo, i primi otto possessi li abbiamo giocati con nessuno dei nostri ragazzi oltre la linea della palla. Sono cose che solitamente non mostriamo e che ovviamente non posso giudicare come meriti esclusivi della squadra avversaria. Alle volte la tensione che ognuno si auto infonde spesso può bloccare le gambe dei ragazzi. In questa stagione non c’è equilibrio, si passa dall’esaltazione pura alla depressione più nera. Invece sappiamo che abbiamo 21 anni di età media e dove vogliamo arrivare. Ci poteva anche stare di subire una batosta del genere nel processo di crescita della squadra”.

L’allenatore di Tortona Marco Ramondino

Marco Ramondino guarda tutti dall’alto in basso. Dodici vittorie in altrettante uscite per la sua Derthona, che comunque era reduce da un periodo non facile a livello fisico: “È stata una gara approcciata bene e indirizzata subito in modo forte. Da inizio anno ho visto tante buone prestazioni, questa è stata ottimale, pur arrivando in affanno per le condizioni fisiche. La volevamo indirizzare subito per limitare il gioco veloce di Capo d’Orlando, che è spesso devastante. La pausa forzata di dieci giorni ci ha aiutato perché con Torino qualcuno non ci sarebbe stato per vari acciacchi e avremmo fatto fatica. Avere qualche giorno in più ci è servito anche per la new entry Romano. Servirà ancora tempo per reinserire anche chi è reduce dal virus. Li ringrazio perché ci danno nuove soluzioni tattiche”. 

Infine l’analisi post partita dei due giocatori italiani Mascolo e Severini. Settimanalmente i due giocatori bianconeri producono ottimi numeri ed hanno un forte impatto sul gioco del team piemontese: “Le scorse settimane abbiamo fatto fatica persino ad allenarci e avere la solita serenità. Adesso recuperando Fabi, Morbillo e con l’aggiunta di Romano possiamo tornare ai consueti standard, sia in settimana che in partita. A livello di fame siano un gruppo che vuole fare vedere di cosa è capace e non è appagato dalle vittorie fin qui raccolte. In difesa abbiamo il nostro punto di forza, perché se chiudiamo la nostra metà campo poi complichiamo i piani delle squadre avversarie che fanno fatica a starci dietro. La difesa ci dà energia in attacco. Siamo stati bravi a fare le cose che abbiamo preparato e la vittoria è stata una conseguenza. Ora siamo attesi da quattro gare in due settimane. Dovremo recuperare le energie in poco tempo e preparare bene le partite”.

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