Sant’Agata, Facciolo: “Abbiamo creato ma ci sono tanti errori da non ripetere”

Sant'AgataIl riconfermato capitano del Sant'Agata Squillace (foto Calogero Librizzi)

Non è iniziata nel migliore dei modi la stagione per il Città di Sant’Agata, che al “Fresina” è stato battuto per 3-0 in Coppa Italia dal quotato Trapani. Granata avanti al 23’ con Sabatino, prima del raddoppio al 31’ firmato da Cangemi. Nella ripresa i nebroidei si sono buttati generosamente in avanti, cercando di realizzare il gol per riaprire il match. Le occasioni non sono mancate ma all’88’ Gagliardi ha spento ogni velleità di rimonta biancoazzurra, archiviando la pratica qualificazione.

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Squillace e compagni in copertura (foto Calogero Librizzi)

Mister Michele Facciolo non nasconde la propria rabbia per le ingenuità commesse dai suoi giocatori, ma si tiene strette sia la reazione che le occasioni create: “I primi 20 minuti abbiamo avuto difficoltà nell’uscire palla al piede: ci è mancata un po’ di personalità, eravamo troppo timorosi. L’uno-due che abbiamo subito, molto discutibile, ci ha svegliato. Successivamente abbiamo avuto delle palle gol per accorciare e riaprire la gara. Se costruiremo sempre così tanto le reti le faremo. Quello da cui non possiamo prescindere è l’attenzione in certi episodi: non possiamo prendere gol da palla inattiva e da un possesso che avevamo noi e che può tranquillamente uscire fuori. Non voglio che la mia squadra commetta in futuro simili ingenuità”.

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Il tecnico Facciolo e il dg Amata

Per Facciolo, dunque, la sfida col Trapani ha dato molti più spunti positivi di quanto non dica il risultato: “Abbiamo cambiato tanti giocatori, da un mese lavoriamo insieme e non mi aspettavo una prestazione del genere sotto il profilo della qualità. Sono contento ma quello che mi fa male è il terzo gol perché certe situazioni non dobbiamo concederle agli avversari, non le accetto. La mentalità è quella giusta, ma serve disponibilità al sacrificio da parte di tutti. Sul primo gol eravamo disposti male: quella palla lì, messa sul secondo palo, non ci può fare male. Dovevamo stare molto più alti e non dobbiamo dare l’opportunità agli avversari di giocare agevolmente in area. Fortunatamente avremo modo di lavorarci su per migliorare”.

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