“Salviamo il Messina”. L’azionariato popolare per scongiurare un nuovo fallimento

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L’idea è nata qualche giorno fa, dopo l’annuncio di Pietro Lo Monaco che nell’ultima conferenza stampa ha confermato il suo disimpegno dall’ACR Messina. La pagina facebook “Salviamo il Messina con l’azionariato popolare” ha raccolto in poco tempo quasi 2.800 “mi piace” dagli utenti interessati alle sorti del club giallorosso, lanciando anche su twitter gli hashtag #SALVIAMOILMESSINA #SAVEACRMESSINA. “Solo se saremo compatti ed uniti per l’obiettivo potremo rischiare di scrivere la storia” il mantra dei promotori perché “l’azionariato popolare dovrà fungere da leva e stimolo concreto anche per attrarre uno o più investitori che abbiano capacità finanziarie significative per rilevare il club insieme alla nostra quota”.

Salviamo il Messina

Salviamo il Messina

Mercoledì, due persone che gestiscono la fan page, si incontreranno a Milano con degli specialisti di crowdfunding per capire meglio come sviluppare un’eventuale operazione di azionariato popolare legata al mondo del calcio. Tramite questa particolare modalità – si evince da Wikipedia – si ottiene una capillare diffusione della proprietà delle quote della società, che anziché essere possedute da un numero limitato di soci, è invece in mano ad un numero, il più elevato possibile, di soggetti, soprattutto investitori cosiddetti “non istituzionali”. Coinvolgendo un corposo numero di soggetti nelle sorti dell’impresa, l’azionariato popolare ha la capacità di favorire una maggiore stabilità politico-sociale con una distribuzione del reddito più omogenea, e consente una partecipazione ampia alle sorti della società attraverso la partecipazione di un vasto numero di soci alle assemblee societarie. In pratica le quote delle società sportive diventano di proprietà dei tifosi, che possedendo anche una sola azione hanno la proprietà di una quota azionaria e godono di tutti i diritti e i doveri per legge spettanti al singolo socio.

I tifosi dell'Ancona

I tifosi dell’Ancona

Il Barcellona, campione d’Europa, con i suoi circa 173.000 soci, costituisce il più grande esempio di azionariato popolare nel mondo. Una formula adottata anche in Italia dal 2011 con l’US Ancona 1905 (oggi in Lega Pro), divenuta di proprietà dei tifosi. Sosteniamolancona e Andrea Marinelli, presidente e socio di riferimento del club dorico, sottoscrissero la lettera d’intesa che disciplina gli impegni e il percorso per il passaggio della gestione e della proprietà della società ai tifosi.

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