Dai suoi trascorsi a Messina, dal 2006 al 2008 tra A e B e poi in C nel 2016/17, alla stretta attualità. Intervistato da Tuttoc.com, Angelo Rea, socio della RS Management, ha raccontato a cuore aperto il suo legame con la piazza e con quella squadra che oggi segue da addetto ai lavori ma soprattutto da tifoso: “Penso che Messina sia una delle piazze dove sono stato meglio. Il pubblico è importante e la piazza è storica. Dopo averci giocato in A tornai in C. L’ultimo anno con Lucarelli in panchina ottenemmo una salvezza miracolosa, ricordo che non prendevamo stipendi e non avevamo nemmeno l’acqua calda negli spogliatoi. All’epoca la società ci disse di salvarci perché avrebbe pagato tutto e invece non fu così”. Il riferimento è alla gestione Proto, che aveva ereditato il club da Stracuzzi, e alla mancata iscrizione al torneo di Serie C successivo che vanificò il risultato conseguito da Rea e compagni sul campo, tra mille vicissitudini, dopo lo 0-0 di Vibo Valentia all’ultima giornata. Una scomparsa dai quadri professionistici che ancora brucia.

Il futuro del Messina è nuovamente a serio rischio. Di fronte ad una penalizzazione che incombe per il mancato versamento di pagamenti e ritenute da parte di Aad Invest Group e al peggio che potrebbe ancora una volta materializzarsi, l’ex difensore giallorosso auspica che non si ripeta quanto accaduto otto anni fa: “Spero non finisca nuovamente in questo modo anche perché parliamo di una piazza che merita più della Lega Pro. Non conosco la nuova proprietà ma la penalità sarebbe un peccato perché, nonostante tante difficoltà, il direttore Roma e mister Banchieri stanno facendo risultati importanti. Vediamo che succede ma non vedo acque serene e faccio un in bocca al lupo a tutti i tifosi e le persone che conosco a Messina“.