Paterniti, portiere e cantautore: “Adoro De Andrè. Cerco di trasmettere sentimenti”

Sebastiano PaternitiIl portiere Sebastiano Paterniti (foto Nino La Macchia)

Portiere e cantautore, un binomio che Sebastiano Paterniti ha saputo coniugare con successo, perché tutto sommato il calcio e la musica sono due mondi paralleli che certe volte si possono incontrare. L’ex estremo difensore del Città di Messina, adesso in forza all’Akragas e protagonista da qualche estate anche nel mondo del beach soccer con le maglie di Villafranca e Catania, si è lanciato in questa nuova avventura.

Il pallone non è l’unico amore della sua vita, da molto tempo dedicata anche alla musica. Una passione sfociata in un singolo, dal titolo “Preferirei”, che su Youtube ha già collezionato oltre 19mila visualizzazioni ed è disponibile in tutti gli store. Nel video Paterniti si presenta con un look assai sbarazzino, capelli ricci un po’ scombinati, giacca e cappello alla Mannarino, per un sound leggero ma coinvolgente, così come il testo caratterizzato da diversi giochi di parole.

“A volte”, il nuovo singolo di Sebastiano Paterniti

Questo singolo non resterà un caso isolato. Paterniti ci ha preso gusto e tra pochi giorni uscirà il nuovo brano “A volte”: “Venerdì uscirà un nuovo singolo, non voglio svelare nulla, ma spero che sia di gradimento così come sembra sia stato il primo. La musica è un amore che ho da molto tempo, anche se non è mai stata la mia prima fonte di sostentamento. Ho fatto parte di un gruppo con il quale suonavamo dal vivo, abbiamo fatto qualche serata, ma per ora questo progetto è stato messo in stand-by perché la vita ci ha fatto allontanare per motivi di lavoro. So suonare, so comporre musica e testi, è una cosa che faccio con passione. Mi sono messo in gioco, ho voluto aprire al mondo i miei pensieri e i miei stati d’animo e spero che questo venga apprezzato”.

Un amore nato nel modo tradizionale, ascoltando autentici mostri sacri della storia musicale italiana: “E’una passione che è nata quando ero bambino, in macchina mio padre metteva le canzoni di grandi maestri come De Andrè, Guccini, De Gregori, Vecchioni e Dalla. Ho avuto la fortuna di crescere ascoltando questi mostri sacri e mi sono appassionato col tempo a De Andrè, i cui testi li ritengo autentiche poesie. Purtroppo nella musica di oggi si preferisce la forma alla sostanza, io invece ritengo che un testo capace di lanciare ancora segnali positivi debba rappresentare la priorità per un artista”.

Paterniti

Paterniti si appresta al rinvio (foto Familiari)

C’è però qualcosa che accomuna il Paterniti portiere e il Paterniti cantautore, due ruoli apparentemente solitari: “Ci sono delle similitudini tra i due ruoli, ma anche delle differenze. Quando difendi una porta sei da solo contro il mondo, ti devi guardare dagli avversari ma talvolta anche dai tuoi compagni, perché l’errore è dietro l’angolo e il portiere non può sbagliare. Devi prendere delle scelte, ti devi assumere la responsabilità di correre dei rischi come, ad esempio, un’uscita azzardata. Il cantautore si assume il rischio di mettere a nudo i propri sentimenti, di aprire il proprio cuore e trasformare tutto in musica e parole. Lo studio di registrazione con cui collaboro è lontano da casa mia, però sto trovando molti musicisti che mi hanno contattato e trovano interessante questo mio progetto musicale”. 

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