Il tecnico della Infodrive Capo d’Orlando Rodolfo Robustelli commenta la prima sconfitta della sua gestione, arrivata contro la prima della classe. “Sapevamo sarebbe stata una gara difficile contro una squadra in forma che sta giocando un’ottima pallacanestro ed è ancora imbattuta. Abbiamo provato a mettere intensità ma in difesa è mancato qualcosa perché subire 87 punti in casa è troppo. Volevamo limitare Sanguinetti ma abbiamo concesso troppo agli altri esterni. Non butto tutto via perché in un ko di cinque punti con alla fine un dato di valutazione migliore dei nostri avversari ci dà qualche segnale di conforto ma è essenziale registrare la difesa”.
Daniele Sandri si fa largo sotto canestro
Positiva la partenza del team paladino, che con il passare dei minuti ha però perso il controllo della gara ed è stato costretto a inseguire San Vendemiano. “L’intensità in difesa e le idee non sono state quelle di domenica scorsa. Abbiamo approcciato bene l’incontro subendo 15 punti nel primo quarto ma non abbiamo rispettato il piano partita. Loro hanno aperto bene il campo con diversi giocatori, noi siamo stati meno bravi ad accoppiarci con i loro tiratori negli angoli. Gli strappi ci hanno condannato, non possiamo vivere di parziali nel corso del match. Proviamo a limitare questo ormai da inizio anno ma dobbiamo essere più forti e compatti per centrare i nostri obiettivi”.
Il rientrante Matteo Laganà in lunetta
Al di là del ko con la formazione veneta, resta la preoccupazione per le condizioni del capitano biancoazzurro, uscito ancora una volta dolorante nel finale di gara. “Laganà sta bene ma ci ha fatto spaventare per una possibile ricaduta. Ha stretto i denti ma su un movimento ha sentito tirare nello stesso punto. Lo staff lo sta curando. Lui per noi è fondamentale e un trascinatore. Abbiamo grande bisogno di lui ma non dobbiamo forzare i tempi di recupero. Bisogna tutelare il ragazzo, si dovrà optare per un rientro graduale”.
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