“Omaggio a Cole Porter” all’Arena “Vittorio Emanuele” di Portorosa-Furnari

Il 17 luglio all’Arena “Vittorio Emanuele” di Portorosa-Furnari si svolgerà lo spettacolo “Omaggio a Cole Porter”, nato dall’idea del maestro Alessandro Lucchetti che si esibirà al pianoforte accompagnato dall’Orchestra del Teatro Vittorio diretta da Antonio Ballista. La grande musica risuona nell’Arena “Vittorio Emanuele” dopo il grande successo di Jesus Christ Superstar per la regia di Massimo Romeo Piparo. Lo stesso Lucchetti circa lo spettacolo ha sottolineato: “Couperin, Chopin, Porter! Ho sempre condiviso l’opinione di Antonio Ballista che questi autori, così lontani fra loro per epoche e campi d’azione, siano accomunati dalla medesima estrema raffinatezza della conduzione armonica. Tanto finemente elaborata da apparire semplice, quasi ‘naturale’, eppure capace di creare atmosfere di un fascino impareggiabile. Ognuno incarna la quintessenza rispettivamente del clavicembalo, del pianoforte e della canzone. E in Porter si manifesta il crogiolo di stili e generi, di una cultura raffinata e di una grande attenzione e sensibilità alle espressioni musicali del suo tempo. Non solo blues, jazz e musical; country, cajun e café chantant; ma anche Chopin, Brahms, Bizet e perfino Ives trovano spazio e si armonizzano nella sua vastissima produzione. Uno spettacolo pensato per porre in risalto questa ricchezza espressiva, il programma è frutto di una scelta, venticinque canzoni raggruppate in sei fantasie che ricordano un po’ le parafrasi operistiche di Liszt e un po’ i medley di canzoni, ancheggiando doverosamente fra i due generi, in quanto a movenze formali, tre delle quali sono dedicate ad altrettanti celebri musical (Can Can, Anything Goes e Kiss Me Kate ). Mentre ognuna delle altre è stata concepita in modo da raccogliere song i cui testi ci descrivono una faccia dell’amore, l’amore idealizzato (sognato, vagheggiato o trionfante); l’amore tormentato (ossessivo, conflittuale, rievocato o mercenario) e l’amore carnale e trasgressivo, in cui ascoltiamo musichette scanzonate, brillanti o esotiche, accompagnare testi che alludono (quando non inneggiano ed esortano apertamente) ad una sessualità eccentrica e sfrenata”.  

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