Nigro: “A Barletta sarà una battaglia. Niente alibi per le assenze. Occhio a Fall”

Enrico Pepe, Nigro e Bucolo (foto Paolo Furrer)

Da Stefano Maiorano ha di fatto raccolto il testimone. Finalmente indossata la maglia giallorossa, dopo un corteggiamento durato davvero a lungo, Elio Nigro è già tra i perni della squadra di Grassadonia che si accinge ad affrontare il campionato di Lega Pro. Il primo pensiero è proprio per il cugino e collega di reparto, approdato al Catanzaro: “Abbiamo caratteristiche simili, ma non siamo uguali. Ogni giocatore cerca comunque di dare il meglio di sè. Stefano a Messina lo ha fatto per due anni, adesso spetta a me dimostrare il mio valore per ripagare la fiducia di società e tifosi”.

Nigro termina a terra dopo un contrasto

Nigro termina a terra dopo un contrasto

Già protagonista per l’Icebucket (“Un’iniziativa importante per far conoscere ancor di più questa malattia ed incentivare alla donazione per la lotta contro la Sla”), dopo la doccia gelata Nigro analizza il gruppo, soffermandosi su alcuni dei nuovi acquisti: “In ogni squadra ci deve essere la giusta concorrenza in tutti i reparti. Siamo insieme da un mese ed al mister spetta compiere le sue scelte di partita in partita. Izzillo? Una bella sorpresa. Si tratta di un ragazzo tecnicamente valido, ma dobbiamo dargli il tempo di crescere e di maturare. Per Damonte parla il curriculum. Può darci una grossa mano”.

A Barletta, dopo l’apparizione in Tim Cup a Pontedera, è in programma il primo impegno in campionato. Che Messina sarà? “La partita di Pontedera è arrivata dopo soltanto due settimane di ritiro. Eravamo contati, ma abbiamo disputato un buon primo tempo, calando un pò nella ripresa. A Barletta sarà diverso. Dei giocatori biancorossi conosco Fall, avendoci giocato insieme a Rimini, e Floriano. Affronteremo una buona squadra, ci aspetta una battaglia”.

Elio Nigro non vuole far rimpiangere il cugino Maiorano (foto Paolo Furrer)

Elio Nigro non vuole far rimpiangere il cugino Maiorano (foto Paolo Furrer)

Senza Corona ed Enrico Pepe squalificati e con Vincenzo Pepe e Bjelanovic in non perfette condizioni fisiche, però, è già piena emergenza. In attesa degli ultimi colpi di mercato. “Il nostro è un cantiere aperto, con la società che si sta muovendo sul mercato. Gli infortuni, purtroppo, fanno parte del gioco. Chi andrà in campo dovrà dare l’esempio, affrontando la gara col coltello tra i denti, senza trovare alibi per questa situazione”.

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