Nel 2007 l’ultima serie A con Palermo, Catania e Messina. Un evento irripetibile?

MessinaIl Messina dei miracoli, edizione 2004-05

9 luglio 2006, Berlino, Olympiastadion: il rigore calciato da Fabio Grosso supera Fabien Barthez, regalando alla Nazionale italiana il suo quarto titolo mondiale. Nonostante gli anni passati si tratta di un momento indelebilmente impresso nella memoria degli appassionati: soprattutto per il successo finale, certo, ma anche per alcune circostanze praticamente leggendarie. La rosa italiana, insieme a quella dell’Arabia Saudita, è stata l’unica a convocare 23 calciatori provenienti dal campionato nazionale; dietro alle solite Milan e Juventus, bacini prediletti da ogni commissario tecnico e che in quell’occasione fornirono cinque giocatori a testa, non figuravano compagini storicamente protagoniste della Serie A, bensì il Palermo.

Palermo 2005

Il Palermo ha portato tanti campioni alla ribalta

La squadra siciliana, che all’epoca era reduce dal suo secondo campionato nella massima categoria dopo un’assenza di oltre trent’anni, confermò il feeling con l’azzurro fornendo quattro giocatori: Andrea Barzagli, Simone Barone, Cristian Zaccardo e Fabio Grosso erano protagonisti rosanero di quegli anni. La squadra siciliana ha fornito più giocatori di Roma, Lazio e Inter, conseguenza di stagioni sorprendenti. Negli stessi anni erano stabilmente presenti in Serie A anche Messina e Catania, rappresentando la Sicilia ai più alti livelli del calcio italiano ed europeo. Dopo periodi difficili e stravolgimenti societari, le tre compagini provano a scalare di nuovo le gerarchie.

Catania

Mascara celebra una rete con il Catania (Getty Images)

Impossibile non partire dal già citato Palermo della presidenza Zamparini: approdata in Serie A nella stagione 2004/2005, la squadra si è segnalata per una serie di risultati sorprendenti e per la capacità di scovare talenti. Tra le sue fila sono passati calciatori come Edinson Cavani e Paulo Dybala prima di fare le fortune di altre squadre, e hanno contribuito a rendere i rosanero protagonisti di quegli anni. Non solo del calcio italiano ma anche di quello internazionale, come nella Coppa Uefa 2007/2008 dalla quale uscirono però al primo turno, ai calci di rigore.

Retrocesso in Serie B nel 2017, nel 2019 problemi finanziari ne determinano la riorganizzazione societaria con ripartenza dalla serie D. In appena due anni comunque la squadra è tornata tra i cadetti, dove attualmente si trova ad un tranquillo nono posto. Ma è soprattutto l’arrivo dell’ambizioso City Group, che gestisce altri undici club in giro per il mondo, in primis il Manchester City, a fare ben sognare ai tifosi un prossimo ritorno nella massima serie. Anche i principali operatori del mercato, come evidenziato nei pronostici del blog.marathonbet.it, indicano i rosanero come squadra con un chiaro potenziale per arrivare a giocarsi i playoff.

Arturo Di Napoli

Di Napoli in gol in Messina-Catania del 2004

Anche il Catania ha vissuto tante stagioni da protagonista: conquistata la Serie A nel 2005/2006, la squadra etnea è sempre riuscita a salvarsi ottenendo anche piazzamenti interessanti, come l’ottavo posto del 2012/2013. Annata nella quale hanno vestito la maglia giocatori come Francesco Lodi, che è tornato ad indossare la fascia di capitano nell’anno zero della ripartenza dalla D, e Giuseppe Mascara, secondo migliore marcatore di sempre, arrivato alla maglia azzurra. Dal 2013/2014 comincia però una spirale discendente: prima la Serie B, poi la Lega Pro per illecito sportivo.

Ad anni di Serie C è seguito il fallimento, avvenuto nel 2021. In estate la riorganizzazione societaria, con l’avvento del presidente Ross Pelligra, a capo di un colosso australiano, leader mondiale nel campo dell’edilizia e dell’urbanistica, con insediamenti anche in Cina, India e Filippine. Da qui la ripartenza dal campionato di serie D, nel quale sta dominando il proprio girone, con 17 punti di margine sulla più diretta inseguitrice, il sorprendente Locri. I tifosi attendono soltanto la matematica per celebrare il pronto ritorno tra i professionisti e auspicano di vedere la squadra scalare di nuovo le gerarchie del calcio nazionale.

Celeste

La Curva del “Celeste” festeggia la serie A nel celebre Messina-Como del 2003/2004

La stagione 2004/2005 è stata anche segnata dall’exploit del Messina: la società giallorossa ricomparve in serie A, dove mancava dal 1964, rendendosi poi protagonista di una sorprendente stagione da neopromossa. Nella rosa figuravano Alessandro Parisi e Carmine Coppola, entrambi arrivati alla maglia della Nazionale nel periodo messinese, e Marco Storari, diventato poi portiere di Milan e Juventus. La stagione si concluse al settimo posto, garantendosi un piazzamento europeo per la Coppa Intertoto, tanto sorprendente quanto purtroppo inutile, poiché la società non fu in grado di ottenere la licenza per potervi partecipare.

Nella stagione 2006/2007 però la retrocessione della squadra e poi, nel 2008, le difficoltà economiche del club e infine il passo indietro della proprietà, che scelse di rinunciare al professionismo e ripartire dalla serie D, prima di un’asta fallimentare. Tra il 2013 e il 2017 il ritorno in C, prima dell’ennesima ripartenza, la terza in circa 25 anni, dal Dilettantismo con una nuova proprietà. Nell’estate 2021, nonostante il Covid, il nuovo ritorno in Lega Pro, dove oggi sta cercando di preservare il professionismo. La salvezza come tappa irrinunciabile, in attesa di tornare magari presto a sognare ben altri traguardi, come le altre due siciliane.

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