Di Napoli: “A Messina nel momento sbagliato. Adesso con Proto c’è una società seria”

L'ex Lello Di Napoli (foto Denaro)

Gara da ex per il tecnico dell’Akragas Lello Di Napoli, tornato a Messina dopo l’esperienza della passata stagione, da vice Arturo Di Napoli inizialmente e poi da allenatore in prima. Ecco la sua analisi dopo l’1-1 del “Franco Scoglio”: “Per noi è un punto importante, che dà morale. Non sono del tutto soddisfatto per la prestazione perché dopo il gol ci siamo abbassati troppo, non giocando più. Però mi rendo conto che non siamo abituati agli impegni ravvicinati ed essendo una squadra giovane chi stava in campo è arrivato alla fine cotto”.

Lello Di Napoli dà indicazioni (foto Denaro)

Quali le sensazioni per i tanti ex tra campo e panchina? “Io l’ho vissuta serenamente, sono una persona che qualsiasi cosa la fa alla luce del sole e con passione. L’anno scorso in questa grande città, davanti a questo grande pubblico e in questa società gloriosa mi è stata data la possibilità di lavorare. Forse mi sono trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato. Mi è sembrato strano vedere però dall’altra parte Ciccio Alessandro che era sempre accanto a me. Gli affetti restano immutati, ora il Messina ha un tifoso in più. Stimo tanto il dott. Proto, è stato mio presidente quando ero calciatore, adesso in società ci sono persone serie”.

La formazione dell’Akragas (foto Denaro)

Il gol lampo di Klaric in avvio di ripresa aveva fatto pregustare all’Akragas anche il bottino pieno: “Ai ragazzi avevo detto di partire subito forte. Cercavamo di imporre il nostro gioco, ma il Messina è tra le più forti di questo girone, hanno evidentemente pagato le vicissitudini societarie. Il gol preso era evitabilissimo, poi non siamo riusciti più a ripartire. Loro hanno qualità con Milinkovic e Da Silva, inoltre è entrato Plasmati che è difficile da marcare. Sono soddisfatto a metà. La salvezza? Spero che noi il Messina possiamo centrarla senza passare dai playout. Ogni domenica è un campionato a parte, con tanti scontri diretti. Non sono amante delle statistiche, spero di festeggiare il 7 maggio noi e il Messina”.

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