Mincica è un fattore. Il S. Agata stende il Pistunina con un poker ed insegue il Città

Sant'AgataSalvatore Mincica con la maglia del Sant'Agata (foto La Marca)

Adesso con la testa e con il corpo a Troina. Archiviata brillantemente la pratica Pistunina adesso tutta l’attenzione può spostarsi alla finale di Coppa Italia. Ma prima di parlare di questo storico evento giusto soffermarsi sul match che ha consentito al S.Agata di inseguire la capolista Città di Messina. Quella sfoderata da Privitera e compagni, è stata una grande prova di maturità, visto che sin da subito hanno incanalato la partita sui giusti binari, senza pensare al Licata. Mister Bellinvia, come nelle previsioni, non fa turnover, l’unica novità riguarda l’inserimento di Tricamo al posto di Bontempo. Assente Segreto che sta recuperando dal problema al ginocchio, Cicirello viene schierato a metà campo insieme a Lupo e Privitera, con il conseguente inserimento in avanti di Matera, che ha il merito di sbloccare il match dopo neppure 30 secondi. Su uno spiovente il numero 9 biancoazzurro è abile ad approfittare di un retropassaggio errato, conquistare il pallone e metterlo alle spalle dell’incolpevole Vitale. Sbloccata la contesa, il S.Agata gioca sul velluto e già al 2’ Cicirello con una volèe dal limite sfiora il raddoppio.

S. Agata

S. Agata-Pistunina

La squadra di Bellinvia è padrona del campo e al 7’ sfiora nuovamente il gol con Isgrò che conclude a lato una bella iniziativa dello scatenato Mincica. I peloritani per la prima volta bussano alla porta di Scurria al 15’, il suo tiro però risulta centrale e l’estremo di casa neutralizza senza troppi patemi. Al 26’, arriva il raddoppio. Altro errore in disimpegno per gli ospiti, Mincica si avventa sul pallone salta Vitale e deposita nella porta rimasta sguarnita. Nel corso del 35’, grandi applausi ancora per Mincica che su cross di Cicirello si esibisce in una forbice acrobatica e chiama Vitale al prodigio per alzare il pallone sopra la traversa. Prima del riposo però ancora Mincica servito da Isgrò trova la via della rete e ipoteca il successo finale. Nella ripresa, la musica non cambia e al 60’  Mincica fa poker. A questo punto mister Bellinvia comincia a pensare un po’ anche alla finale di Troina  ed opera diversi cambi, la sostanza comunque non cambia, visto che è il S.Agata a continuare a produrre palle gol, come al 64’ quando Cicirello in contropiede lancia Fogliani che viene anticipato da Vitale in uscita, il pallone finisce a Pino, ma ancora Vitale riesce ad opporsi alla sua conclusione. Al 66’ il Pistunina va in gol, ma su segnalazione dell’assistente, Ancione viene ammonito per aver spinto platealmente la sfera in porta con la mano.

Due minuti dopo, il Pistunina potrebbe mettere a segno il gol della bandiera con Ancione, ma Scurria è bravo e neutralizza. Al 77’ il S.Agata potrebbe fare pokerissimo con Cicirello, ma l’attaccante santagatese, si fa respingere da Vitale il calcio di rigore concesso per fallo su Fogliani. Prima della fine, ci prova ancora Cicirello con una bella girata, ma il pallone si perde sul fondo. Al  triplice fischio, soddisfazione in tutto l’ambiente, nessuno però ha voglia di far festa, perché adesso tutta la concentrazione si sposta sulla finale di Coppa Italia.

Città di S. Agata-Pistunina 4-0
Città di S.Agata:  Scurria, Russo, Tricamo, Privitera (82’ Manuli), Scaffidi (51’ Fogliani), Zingales (75’ Andriolo), Cicirello, Lupo, Matera (46’ Franchina), Mincica (62’ Pino), Isgrò. All. Santino Bellinvia
Pistunina: Vitale, Napoli, D’Angelo, Ardiri (46’ Bellamacina), Keita, Caldore, Marziale (57’ Ghartey), Di Maggio, D’Arrigo (57’ Minissale),  Ancione (90’ Visconti), Lo Giudice (36’ Miuccio). All. Enzo Raciti
Arbitro:  Giovanni Nanfa (Palermo)
Assistenti: Michele Marinaro (Palermo) e Gianfranco Alesci (Barcellona P.G.)
Marcatori: 1’ Matera,  26’ 38’ 60’ Mincica
Note: Ammoniti: Scaffidi, Fogliani, Vitale, D’Angelo, Ardiri, Ancione

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