Messina, serve continuità per ottenere una salvezza che resta alla portata

Acr MessinaIl Messina celebra uno dei recenti successi (foto Nino La Macchia)

Dopo una prima parte di stagione decisamente deludente, in cui la squadra aveva toccato il fondo, occupando anche l’ultimo posto in classifica, il Messina ha rialzato la testa. La gestione Raciti, terzo allenatore stagionale, ha portato ben 19 punti in dodici gare, e in particolare nel solo mese di febbraio ne sono arrivati 14, appena quattro in meno di quanti ne erano stati raccolti nei primi cinque mesi di campionato.

Adorante

Andrea Adorante ha firmato otto reti in stagione

I peloritani hanno beneficiato anche dei cambiamenti apportati alla rosa in occasione del mercato di riparazione ma soprattutto dell’attesa reazione dei calciatori più attesi tesserati in estate, che per mesi hanno peccato di personalità e consapevolezza nei propri mezzi. Nonostante l’ultimo ko con la Juve Stabia, i giallorossi pregustano il coronamento della lunga rincorsa: la zona salvezza resta dietro l’angolo e l’inattesa sconfitta del Taranto nel recupero con la Vibonese ricaccia indietro anche i pugliesi. Per non parlare dell’incerto destino del Catania.

L’inizio di stagione. Il ritorno in Lega Pro per il Messina, dopo la trionfale stagione dello scorso anno, non è stato particolarmente sereno. Sia dal punto di vista dei risultati che della gestione tecnica, infatti, i giallorossi hanno vissuto mesi delicati, in cui si è temuto di potere perdere subito il professionismo riconquistato, come tradizione, con grande fatica, al quarto tentativo della gestione Sciotto.

Lewandowski

La presa di Lewandowski (foto Emilio D’Averio)

Le numerose sconfitte patite nel girone di andata avevano relegato la squadra biancoscudata nei bassifondi della classifica, in piena lotta per tentare quanto meno di strappare un posto nei playout. Neppure l’avvicendamento in panchina tra Salvatore Sullo ed Eziolino Capuano, tra l’ottava e la nona giornata, aveva peraltro dato la scossa giusta: dopo il vittorioso esordio di Potenza per 3-2, infatti, il tecnico salernitano è riuscito a portare a casa solo un altro successo (2-0 sul Campobasso), due pareggi e ben sei sconfitte, per una serie negativa conclusasi con il 5-0 rifilato dalla Turris ai peloritani e le sonore critiche dei tifosi.

La situazione si era fatta drammatica e soltanto un miracolo sembrava poter rimettere in piedi il Messina, chiamato a ribaltare i pronostici con un radicale cambio di rotta. Un’inversione che improvvisamente è arrivata, anche grazie alle novità dirigenziali e di mercato e all’arrivo in panchina di Ezio Raciti.

Carillo

Il difensore Carillo è anche il capitano giallorosso (foto Salvatore Varo)

Il nuovo corso dei giallorossi. Con una situazione di classifica grave come quella in cui versava il Messina a metà dicembre, sembrava davvero difficile potere immaginare una ripresa così repentina. Anche se la missione è tutt’altro che compiuta, i tifosi giallorossi possono oggi sperare seriamente nella permanenza in terza serie. Dato per spacciato fino a poche settimane fa, con la prospettiva playout praticamente certa, il Messina vede infatti aumentare notevolmente le proprie possibilità di salvezza diretta anche nelle quote calcio dei principali portali come Betway, che premiano la scia positiva dell’ultimo periodo.

Come detto, l’inversione di rotta è coincisa con la chiamata di Raciti in panchina al posto di Capuano e con la sessione invernale di mercato, che ha certamente fornito al nuovo allenatore uomini di qualità con cui tentare la rimonta. Il presidente Sciotto e il nuovo direttore sportivo Pitino, come si legge su Calciostyle, sono infatti intervenuti con forza per cercare di puntellare la squadra e di portare sullo Stretto giocatori di esperienza, pronti a dare il massimo per raddrizzare la stagione.

Fofana

Fofana, il giallorosso più impiegato, in azione a Vibo (foto Paolo Furrer)

Il centrocampista Rizzo, peraltro un messinese doc, l’esperto attaccante Federico Piovaccari, l’esterno Statella e giovani di prospettiva come il rientrante Caruso, Angileri e Trasciani, fin qui sempre titolare e mai sostituito, i principali colpi piazzati a gennaio dalla società. Forte di una rosa più nutrita, utile per fronteggiare infortuni, squalifiche e la terza ondata di Covid da inizio anno, mister Raciti ha iniziato a raccogliere punti sia in casa che fuori, cadendo soltanto a Francavilla (con un pesante 5-1) e a Viterbo contro il Monterosi (per 3-1) prima del ko casalingo di sabato con la Juve Stabia e ottenendo risultati prestigiosi contro il Palermo in rimonta (2-2), il Monopoli (2-1) e soprattutto il Bari (2-1 in trasferta).

Una scia positiva che ha permesso al Messina di risollevare la china e di reinserirsi nel gruppo di squadre che puntano alla salvezza diretta, obiettivo possibile se si considerano lo stato di forma, l’entusiasmo ritrovato e gli annunciati rientri di Carillo, Rizzo, Fazzi e Piovaccari.

Ezio Raciti

Il tecnico del Messina Ezio Raciti (foto Domenico Bari)

La svolta con mister Raciti. Come riportato anche dal portale Tuttocampo.it, il tecnico Ezio Raciti, che ha sempre ringraziato i suoi uomini per il loro rinnovato impegno, viene considerato tra i principali artefici del cambio di rotta. Determinante la rinnovata forza e personalità del gruppo, che probabilmente nelle fasi iniziali della stagione era venuta a mancare tra morale basso e condizione atletica precaria. Pian piano le qualità della rosa stanno emergendo e ciò non può che rendere felice il tifo organizzato, pronto a sostenere con forza la squadra in questi ultimi mesi. Già a partire dal delicato trittico di gare con Campobasso, Catanzaro e Avellino, previste nell’arco di appena otto giorni.

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