Lo scontro diretto con la Vibonese, che chiuderà il girone d’andata, rappresenta per il Messina un crocevia di fondamentale importanza. Dopo tre sconfitte consecutive i giallorossi devono assolutamente tornare al successo per risalire in classifica e abbandonare il penultimo posto. Lo sa bene Cristiano Lucarelli che ha studiato a fondo il prossimo avversario, dopo il precedente vittorioso di Coppa Italia: “Lo abbiamo già visto in quella gara di Coppa, la Vibonese è una squadra ben messa in campo. A Catanzaro sono partiti col 4-3-3 e poi hanno cambiato modulo, non danno tanti riferimenti all’avversario. Il 100% dei loro gol sono venuti da ripartenze o calci piazzati, dunque a campo aperto hanno qualità importanti. Possono inoltre contare su un ottimo centravanti per la categoria come Saraniti che attacca gli spazi e fa salire la squadra. E’ bravo a crearsi tanti occasioni e segna in tutti i modi, dando un grande contributo alla causa”.
Cristiano Lucarelli (foto Chillemi)
Il tecnico livornese deve invece fare i conti con i problemi fisici di Pozzebon, Rea e Musacci. “Dopo qualche minuto di amichevole Demiro è dovuto uscire per un problemino. Quando ci sono problemi muscolari bisogna andare cauti, altrimenti si rischia uno stop di mesi. Bisogna valutare bene ed evitare di mandare allo sbaraglio. Recuperiamo in difesa Maccarrone e sono in tre per due maglie. E’ una partita molto importante, nelle mie valutazioni conteranno tanti aspetti”.
Cristiano Lucarelli (foto Andrea Rosito)
Sulle difficoltà di Pozzebon e le relative sirene di mercato per il centravanti aggiunge: “E’ capitato anche a me a Torino, la porta era diventata non piccola, era proprio sparita. E’ un momento così, però l’errore non l’ha fatto lui, ma il suo procuratore. Non si può parlare di mercato il primo ottobre, anche perché se le tue prestazioni non sono in linea con le precedenti quell’interesse che c’era stato da parte di altri club può svanire. E’ comunque un ragazzo di personalità che ha gli attributi. Non mi preoccupa Pozzebon, è un giocatore maturo da cui ci aspettiamo grandi cose. A Cosenza è stato sfortunato, è andato vicino al gol in tre o quattro occasioni. Secondo me nella ripresa dal punto di vista fisico siamo cresciuti ed abbiamo subito un rigore che mi è parso più netto alla tv rispetto a quello che avevo avvertito dal campo”.
Una formazione del Messina (foto Giovanni Chillemi)
La chiave per battere la Vibonese è questa: “Dovremo essere più propositivi ed attaccare bene gli spazi, perché si difenderanno con tutti gli effettivi e diventerebbe difficile sfondare centralmente. In trasferta riusciamo a palleggiare anche meglio rispetto alle partite in casa. Vogliamo sbloccarla subito per metterla sui binari che preferiamo”.
Sulle chances di qualche giovane in prima squadra, infine, dice: “Ho visto qualche partita della Berretti e ci sono dei ragazzi che potrebbero fare al caso nostro. Con 31 calciatori, però, al momento 9 vanno tenuti fuori. Io vengo dai settori giovanili e non guardo la carta d’identità, le valutazioni le faccio solo sulla base di quello che vedo durante la settimana. Penso anche che ben vengano delle società che possono dare una chance a questi ragazzi di giocare la domenica per poi tornare alla base con un certo bagaglio d’esperienza”.
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