Una vittoria cercata, voluta e puntualmente arrivata. Partiva da favorito e non ha deluso le attese. Vincenzo Nibali ha fatto sua la 109esima edizione de Il Lombardia, arrivando tutto solo sul traguardo posto a Como.
Cronaca – La Astana ha controllato la situazione per tutta la corsa, lasciando spazio solo alla fuga di giornata, partita dopo 20 chilometri dal via. I battistrada accumulano un vantaggio massimo di quasi nove minuti. Nella seconda parte di gara la Astana decide di serrare i ranghi e inizia la rincorsa ai fuggitivi. Il gruppo guadagna minuti su minuti e annulla la fuga a 30 km dal traguardo. Grazie al lavoro della Astana sul Muro di Sormano il gruppo si sgrana e davanti restano una ventina di corridori. Erano Mikel Landa e Diego Rosa a sobbalcarsi il lavoro. Sulle prime rampre della salta di Civiglio il gruppo si assottiglia ulteriormente e davanti restano in sette, tra questi Nibali e uno straordinario Rosa. Il vincitore della recente Milano Torino si dimostra un compagno prezioso per Nibali: detta il ritmo e spiana il terreno al primo attacco del siciliano. Nibali attacca una prima volta, una seconda e una terza, ma non riusce mai a fare la differenza. In cima davanti scollinano in sette. Nella successiva discesa Nibali ha l’esigenza di inventarsi qualcosa, così, a 15 km dal traguardo si lancia a capofitto, lungo la discesa resa insidiosa dall’asfalto bagnato. Nibali scende a rotta di collo, prende qualche rischio, ma riesce a fare la differenza. Un uomo solo al comando affronta le prime rampe dell’ultima salita di giornata, Fermo della Battaglia, posta a 10 km dal traguardo. Il passo di Nibali è ancora sostenuto e gli inseguitori non riescono a guadagnare. L’insidia arriva da Dani Moreno. Lo spagnolo stacca tutti e si lancia all’inseguimento del fuggitivo. In cima Nibali mantiene un vantaggio di 15″. Moreno sembra più fresco e determinato, ma Nibali riesce a pescare nel serbatoio le forze residue. Il campione italiano riesce a gestirsi alla grande e riesce a conservare il minimo vantaggio, andando a cogliere il suo primo grande successo in una Classica Monumento.
Una vittoria agognata e tanto inseguita, arrivata al momento giusto. Le polemiche conseguenti all’espulsione dalla Vuelta Espana sono già un lontano ricordo. Lo “Squalo dello Stretto” è ritornato ad addentare i suoi avversari. Il ciclismo italiano ritorna a vincere una Classica Monumento dopo anni di assenza, l’ultimo era stato Damiano Cunego a Il Lombardia nel 2008. Messina ritrova il suo campione.
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