L’Atletico sfida il Comiso per la Coppa Sicilia che a Messina manca da 30 anni

Nino NaccariIl tecnico Nino Naccari nel corso del riscaldamento

Ultima tappa di una stagione lunghissima. L’Atletico Messina scenderà ancora in campo domenica, alle 16 a Lercara Friddi (Palermo), per giocarsi la Coppa Sicilia. Trofeo che manca dallo Stretto da trent’anni. Di fronte i biancoazzurri avranno il Comiso, squadra del Girone F di Prima Categoria che come quella peloritana ha già conquistato il salto di categoria in Promozione e gioca per la gloria di alzare il trofeo.

Sarà comunque gara vera, perché entrambe le formazioni hanno l’ambizione di ottenere un altro titolo, come dimostrato nelle due semifinali. I ragusani hanno superato il Resuttana San Lorenzo, mentre la squadra guidata dal duo Naccari-Caminiti dopo avere vinto in casa 3-2 ha pareggiato 1-1 negli ultimi minuti sul campo della Pro Falcone. Ottenendo il pass grazie ad una rovesciata capolavoro del bomber di stagione Mirko Pagliaro.

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Nino Naccari ed Emanuele Rigano

Adesso, il gusto del match da dentro fuori in campo neutro: “Siamo pronti – ha dichiarato il direttore sportivo Emanuele Rigano, la squadra si sta allenando al massimo con l’obiettivo di conquistare quest’altro traguardo che ci eravamo prefissati ad inizio stagione. La società non ci farà mancare nulla nemmeno in questa occasione, dormiremo in albergo, restando uniti e concentrati. Vogliamo dimostrare a tutti che non ci sono formazioni nella nostra regione più forti di noi in questa categoria. Potremmo sembrare presuntuosi ma è una convinzione che ci siamo messi in testa fin da inizio campionato, quando abbiamo allestito l’organico. Rafforzata poi con l’arrivo dei mister Naccari e Caminiti capaci di trasferirci la mentalità vincente. E’ con il loro carattere che ci presenteremo anche in questo match”.

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Un undici titolare dell’Atletico Messina

Non ci sarà De Tommasi, ammonito e squalificato: “Un’assenza pesante perché Michele al di là delle doti tecniche è un giocatore capace di darci qualcosa in più anche sul piano caratteriale e della grinta. E’ uno di quelli che trascina il gruppo. Una pedina fondamentale in questa stagione. Ma sappiamo, perché l’ha detto il campo, che in questa squadra chiunque indossa la maglia da titolare sa a memoria ciò che deve fare, interpreta al meglio il ruolo e non fa rimpiangere il compagno. Abbiamo sofferto assenze pesanti in questi mesi e anche nelle ultime settimane ma i risultati non ne hanno risentito. Anzi. Devo dire che personalmente è stato un orgoglio chiudere la semifinale di Coppa con in campo gli under Sowe, Gulletta, Gualberti, Zagone e Napolitano. Purtroppo avremo altre defezioni anche questo fine settimana, per lavoro o infortunio. Ci sarebbe piaciuto giocarcela al 100% ma non è nostro stile recriminare, siamo pronti a dare tutto e vincere. Ma se non dovesse andare a bene, nulla toglierà a quanto di buono abbiamo dimostrato sino ad oggi”.

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Il direttore sportivo Emanuele Rigano

E poi si potrà cominciare a pianificare il futuro. L’Atletico sembra adesso una realtà matura, pronta ad altri palcoscenici: “Credo che quest’anno abbiamo fatto un ottimo lavoro, tra tante difficoltà, e questo nessuno potrà togliercelo. In tal senso mi sembra giusto ringraziare il presidente Paolo Barbera, il dg Pierluigi Parisi, il nostro responsabile logistica Stello Lo Nostro e tutti gli altri dirigenti che hanno dato un contributo fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo. Non cito tutti gli altri per non fare un torto a qualcuno, ma siamo stati davvero una squadra anche da questo punto di vista. Le valutazioni sulla stagione 2019/2020 le faremo a bocce ferme. Per affrontare un campionato come la Promozione, avendo certe ambizioni anche su base pluriennale, devono esserci delle condizioni. Dialogheremo tra membri della società, con il mister e con i soci per capire se e cosa si potrà fare e nel caso si possa, come. Ma in questo momento il nostro unico pensiero è la Coppa”.

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