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Laganà: “Usciamo a testa alta. Condannati da un episodio”

Il centrocampista Francesco Munafò

Al Città di Messina non è bastata una bella prestazione per uscire indenne dal confronto con l’Akragas. Sul campo neutro di Milazzo i peloritani sono stati battuti di misura per effetto del gol siglato da Astarita, pur avendo tenuto testa alla seconda forza del torneo nonostante la pesanti assenze. “Spesso a decidere le partite è un episodio e questa volta non è stato dalla nostra parte”. Avremmo meritato il pareggio” ha sentenziato il tecnico Gianfranco Laganà. “Dato l’elevato tasso tecnico dell’Akragas mi aspettavo sicuramente dei problemi peggiori. Usciamo a testa alta da questo confronto – ha proseguito – e ciò mi fa ben sperare. Ci ha condannato un episodio, di più non si poteva fare contro questo avversario. Ritengo che abbiamo interpretato le ultime partite nel modo giusto. Tutti stanno dando l’anima per cercare di risollevare la situazione”.

Sulla prova della sua squadra e sulle tante defezioni cui ha dovuto far fronte Laganà ha poi aggiunto: “Ho cercato di impostare la partita inculcando ai ragazzi la mentalità di non buttare via la sfera, giocando palla a terra. Mancava Manfrè, un elemento fondamentale in grado di far reparto da solo. Invece ho dovuto inserire dei giocatori bravi tecnicamente, ma non con le stesse caratteristiche fisiche. In ogni caso sia Vella che Portovenero hanno avuto le loro occasioni. Samuel ha dato l’anima, agendo sia da esterno che da attaccante. Si tratta di un ragazzo molto interessante, è in salute e ci servirà parecchio nel finale di stagione”.

Sui risultati delle altre e riguardo alla difficile situazione di classifica (il Città di Messina è terz’ultimo insieme alla Vibonese, ndr), infine, Laganà chiosa: “Escludendo la vittoria del Rende sul campo della Gioiese gli altri sono stati risultati favorevoli. La lotta è ancora apertissima, ma dovremo avere sempre questa convinzione. Inoltre per il Torrecuso recupereremo Camarda, Santamaria e Manfrè, tre pedine importanti per il nostro scacchiere. Sono alla mia terza partita e devo elogiare i ragazzi, non stanno assolutamente mollando. Da quando sono arrivato abbiamo avuto solo trasferte e non è stato semplice, ma ho accettato perchè per qualità non siamo inferiori nè all’Orlandina nè al Due Torri e possiamo combattere sino all’ultimo”.

Alessandro Calleri

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