La fiducia di Giampà: “Credo nella salvezza. La rosa ha qualità, dobbiamo lavorare”

Ortoleva e GiampàIl presidente del Sant'Agata Antonio Ortoleva e il tecnico Domenico Giampà

L’esordio del nuovo tecnico non ha portato punti. Il Sant’Agata è reduce dalla sconfitta per 2-1 contro il San Luca e Mimmo Giampà deve trovare la ricetta giusta per la risalita in classifica. Massima, però, la fiducia dell’allenatore biancazzurro, carico per l’inizio di questa esperienza: “Ho trovato un ambiente familiare, con dirigenti appassionati che ti stanno sempre accanto. A San Luca abbiamo affrontato una squadra con assenze pesanti, specie nel reparto difensivo. Anche noi avevamo delle assenze, ma sono contento dei miei ragazzi che hanno fatto quello che ci eravamo detti in settimana. Pelle, Bruzzaniti e Leveque sono ottimi calciatori. Siamo stati poco pericolosi in attacco, ma non abbiamo subito quasi nulla col nostro portiere, poco impegnato e colpito solo su calcio da fermo. Adesso guardiamo avanti al prossimo impegno di campionato e non possiamo più lasciare punti per strada per il nostro obiettivo salvezza”.

Mimmo Giampà

Mimmo Giampà sulla panchina del Roccella (foto Alessandro Denaro)

Tatticamente Giampà ha le idee chiare su come risollevare il Sant’Agata: “Come modulo credo che il 3-4-3 non si possa fare sin da subito, abbiamo scelto quindi il 4-3-3 e il 3-5-2, ma avevo ben sei assenze nel reparto offensivo e mi mancavano attaccanti esterni. Ho inserito la terza punta quando loro sono rimasti in dieci uomini. Se l’avversario vince ti è sempre superiore. Stiamo creando gioco, ma dobbiamo dare di più e lavorare. Senza Perkovic, Alagna e Mistretta eravamo lo stesso molto fisici, con loro miglioreremo ulteriormente. Dovremo trasformare questo in nostro favore nei vari reparti del campo”.

“Ho avuto grande disponibilità dai calciatori – aggiunge Giampà – erano dispiaciuti anche loro per quanto successo. Dobbiamo lavorare per fare il nostro calcio. La rosa ha qualità, cambieremo modulo e qualche defezione a livello numerico c’è, ma abbiamo le idee chiare su dove intervenire. Ci servono calciatori con caratteristiche ben precise, in particolare due difensori e un esterno sinistro, ma sono contento del gruppo. Lavoreremo anche sulla testa per eliminare la paura, abbiamo perso col San Luca che era rimaneggiata ma è pur sempre la seconda forza del girone. Ci siamo giocati la partita a viso aperto ma dobbiamo fare di più in considerazione del talento del nostro organico. La partita si è messa con loro chiusi dietro a difesa del vantaggio, a noi è mancato l’uomo offensivo davanti, c’erano pochi spazi nella manovra. Voglio a livello numerico un gruppo sufficiente perché la mia idea è avere due ragazzi per ruolo”.

Domenico Giampà

Domenico Giampà con la dirigenza del Sant’Agata

Domenica c’è da affrontare al “Fresina” il Dattilo, rimasto fermo nello scorso fine settimana. “Per noi il fatto che il Dattilo non abbia giocato domenica può essere un vantaggio. Il torneo è condizionato dal Covid, secondo me fermarsi è sempre uno svantaggio perché solo la partita ti dà condizione. Ogni squadra può battere chiunque, c’è equilibrio e mancano Bari e Palermo. Per me l’Acr Messina è superiore a tutti e gioca il miglior calcio. Anche l’Fc è molto forte, ma lo stesso Rotonda non va preso sottogamba con un allenatore come Boncore che fa rendere le sue squadre al massimo”.

La salvezza è nelle possibilità del Sant’Agata, Giampà ci crede e lancia un chiaro messaggio: “Dobbiamo festeggiare il 6 giugno. Ci sono playoff e playout, ma io voglio salvarmi senza post-season. Bisogna costruire mattone su mattone, usciremo da questa posizione di classifica. Se non credessi nella salvezza non sarei venuto qui. Se ho accettato è perché sono sicuro che possiamo salvarci. Ho voglia di allenare in categorie superiori e non concludere in D la mia carriera. Tutti remiamo nella stessa direzione, c’è entusiasmo in città ed è un peccato non avere tifosi al campo, ma sentiamo il loro apporto e faremo di tutto per regalargli l’obiettivo”.

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