“Intr’a Medea” al Museo Regionale inaugura la rassegna “MuMe20 Off”

“Intr’a Medea”Daiana Tripodi, protagonista e regista del dramma teatrale “Intr’a Medea”

Partenza rinviata a causa della pioggia della rassegna teatrale estiva “MuME20 OFF” a cura di Clan Off e dell’Associazione culturale Clan degli Attori. È dunque il turno di “Intr’a Medea”, lo spettacolo di Germano Marano e Daiana Tripodi, con Daiana Tripodi, i costumi di Umay Kuo, le musiche dei Mattanza e produzione Retablo. Si tratta di un percorso tortuoso alla ricerca di quei suoni viscerali dell’animo umano che solo una donna ferita nel suo orgoglio può possedere.

Un momento della rappresentazione teatrale “Intr’a Medea”.

Un viaggio, interpretato nella lingua originaria dell’attrice, il calabrese: perché alcune cose, a volte sussurrate perché non si possono ascoltare, a volte urlate perché devono essere ascoltate, si possono dire solo se ti appartengono fino in fondo; un viaggio alla scoperta dell’io più profondo dell’essere donna e dell’essere madre. Una Medea che vive e respira, e resta ferma scandalizzando il mondo intero, anche quando le sue azioni dovrebbero quantomeno turbarla. “Comu pozzu jeu jettari sangu! Jeu Medea, figghia di re…”.

Il lavoro su “Intr’a Medea” nasce dall’esigenza di esplorare i temi forti e sempiterni del mito, ricercandoli nel linguaggio più sentito, più familiare, prendendo spunto dai testi di Euripide, Heiner Müller Christa Wolf. Il tema principale è quello dell’orgoglio femminile che, quando si innesca, è come una bomba che fa poi esplodere altri sentimenti: la rabbia che non trova pace; la vergogna procurata per mano altrui o quella che subentra al gesto estremo. Mentre il dolore è troppo grande e pesante da poter essere sopportato.

giardino

Gli splendidi giardini del Museo Regionale di Messina (foto Normanno)

Le musiche, tutte originali, dei Mattanza costituiscono l’irresistibile crocevia di suoni e liriche che attingono alla tradizione popolare calabrese, con la coinvolgente potenza della saggezza antica e, al contempo, la freschezza di una nuova concezione musicale. “… Sti’ mani i stringia a’ pugni, toccai feriti, i ffundai ‘ntra i capidi cauddi dì figghioli mei…” Appuntamento con “Intr’a Medea” mercoledì 22 luglio alle ore 21.30, presso il Giardino del Museo Regionale di Messina in viale della Libertà.

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