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Il Messina non riesce a cambiare ritmo. Sarà fondamentale la griglia playout

Cinque pareggi consecutivi, tredici gare senza vittorie, appena due successi nelle ultime ventisei partite. Sono i numeri di una stagione paradossale, nella quale il Messina dovrà necessariamente ricorrere ai playout per conquistare la salvezza in Lega Pro, sebbene i ritmi di chi sta davanti fossero quelli adatti per consentire ai giallorossi di uscire dalla zona calda ed evitare l’appendice post campionato. A cinque lunghezze di distanza c’è infatti una Paganese in piena crisi, che vanta appena due punti all’attivo in sei giornate ed una sola affermazione nel girone di ritorno.

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Ciciretti in azione

I cinque pareggi di fila collezionati sotto la gestione Di Costanzo hanno ricompattato il gruppo e restituito un pizzico di serenità, ma non sono serviti in termini di classifica. Già, perché l’1-1 di sabato con l’Ischia ha anzi alimentato nuovi rimpianti. Nel primo tempo il Messina ha incassato gol complice una distrazione difensiva. A segno Infantino, abile a scattare sul filo del fuorigioco ed a scavalcare in pallonetto Berardi. E dire che l’ex Torres era stato trattato a lungo dal club di Lo Monaco nel mercato invernale prima di accasarsi alla corte di Maurizi. La punta lucana si è riscoperto bomber implacabile in Campania e vanta già 8 reti all’attivo in appena 14 gare disputate. Soltanto a Barletta e L’Aquila aveva raggiunto la doppia cifra, ma in un intero campionato…

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Grande carica da parte del pubblico, nonostante le reiterate intenzioni di disimpegno della proprietà

Di buono c’è stata la veemente reazione fornita ad inizio ripresa. I legni hanno detto di no a Corona, splendida la sua conclusione al volo di sinistro, e poi Damonte, colpo di testa a botta sicura respinto dalla traversa, facendo ipotizzare un’altra giornata nerissima. La voglia di “Re Giorgio” ha però fatto ancora la differenza: a quasi 41 anni il capitano ha scaricato in rete, con tutta la rabbia che aveva in corpo, il pallone dell’1-1, sfruttando il lancio di Damonte e l’involontaria sponda di Sirignano. Raggiunta la doppia cifra in questa stagione, Corona ha agguantato Torino a quota 58 al quarto posto nella classifica dei bomber giallorossi. Tornato dal primo minuto dopo la panchina di Catanzaro, l’attaccante di Cinisi ha dimostrato una volta ancora la sua insostituibilità per doti tecniche e carisma. Nel finale Messina ed Ischia, con la testa ormai ai playout, si sono poi accontentate del punto, rimanendo appaiate in classifica al quintultimo posto.

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Izzillo pressato da due avversari

L’Aversa Normanna, vittoriosa a Pagani, si è portata a due lunghezze. Sia con i gialloblù che con la squadra di Marra il Messina è in parità negli scontri diretti, ma attualmente in vantaggio nei confronti della compagine di Maurizi per la differenza reti generale. Difendere la posizione utile per disputare in casa il ritorno degli spareggi per la permanenza, avendo il vantaggio di un possibile doppio pareggio per strappare la salvezza, è ora l’obiettivo principale. Con appena cinque successi all’attivo in stagione peraltro i giallorossi sono la squadra che ha vinto meno in tutta la Lega Pro. L’Aversa appena citata è arrivata infatti a quota sei dopo il blitz di domenica, nel girone A Albinoleffe e Pro Patria hanno fatto altrettanto, mentre nel concentramento B il San Marino penultimo è già a quota sette. Ed in serie B il Varese ultimo in graduatoria ha all’attivo sette vittorie. Un primato negativo quello dei peloritani tutt’altro che invidiabile, che spiega il perché di una classifica deludente e di una stagione fin qui totalmente da dimenticare.

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