“Il Fuoco dell’Arte”, nove artisti messinesi creano una grande opera a Pistunina

ArteDimitri Salonia in azione

Assistere ad un una forma d’arte nuova, una vera e propria opera collettiva che unisca la pittura colorista, la musica, il segno empatico, la forma, la luce, l’ombra, la recitazione, e dove gli autori saranno i protagonisti di un racconto universale riversato su tela. Questo l’intento de “Il fuoco dell’Arte”, un happening pittorico elettrizzante che verrà messo in scena da artisti, attori e musicisti nella sede della Fondazione Salonia a Villa Melania, in via Incoronata, 14, a Pistunina, il prossimo 26 dicembre a partire dalle ore 16.

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I nove artisti messinesi coinvolti

Attraverso la pittura “connettiva”, in un processo circolare di costruzione e de-costruzione del “fare pittorico”, sarà possibile per i cittadini assistere all’evento (gratuitamente), ammirare gli artisti mentre esaltano lo spazio indefinito di interscambio tra dimensione visiva, forme archetipiche e stesura del colore, svelando un racconto di senso comune di memorie, in una progressiva dilatazione della fantasia.

I nove pittori messinesi molto noti Dimitri Salonia, Francesco Bavastrelli, Lidia Monachino, Carmen Crisafulli, Bruno Samperi, Pippo Nania, Pino Coletta, Angela Salonia e Felice Ruggeri, dipingeranno, tra musica e versi, una grande tela, con la tecnica dell’arte a più mani. Il presentatore della serata, il regista e attore Eros Salonia, reciterà dei versi sull’Arte e le forme di vanità fatue del mondo, invitando a riflettere sulla caducità dei valori contemporanei.

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Un’opera del maestro Bruno Samperi

Emozioni e suggestioni assicurate anche grazie allo scandire del tempo dal battito dei tamburi sciamani da parte dei musicisti. Giungerà infine, il misterioso ‘guardiano’ del fuoco a bordo di una carrozza storica (messa a disposizione per l’occasione dalla famiglia Molonia) e accenderà i due bracieri che serviranno a bruciare infine la grande tela realizzata dagli artisti nel fuoco. L’evento in apparenza paradossale, poiché creare e distruggere sembrano due opposti, trova il suo senso e la sua forza nell’idea che nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Panta rei, tutto scorre.

Questo concetto Eracliteo racchiude la forza di questo happening, in cui il sacrificio del rogo della tela sarà un augurio e una volontà di rinnovamento, come un’Araba Fenice, che rinasce solo quando penetra nel fuoco. Una rappresentazione vera che vuole evidenziare e criticare le finte riproduzioni attuali nella nostra società, che creano e distruggono la percezione comune della realtà secondo la volontà di chi sta al vertice.

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Salonia in una precedente mostra

L’obiettivo è anche quello di stimolare riflessioni sulle nuove rappresentazioni finte e guidate della contemporaneità, dalla realtà virtuale al Metaverso, che creano mondi immaginari e li distruggono a piacimento, spesso secondo le volontà degli establishment economici.

Come la crisi e l’aumento indiscriminato dei prezzi, che sono in alcuni casi, una narrazione utilizzata soprattutto per creare delle speculazioni e poi risolverle, con  lo scopo  primario di far nascere un nuovo paradigma dominante. La manifestazione di pregio culturale ed artistico, vuole denunciare queste false visioni della realtà, ed è organizzata dalla Fondazione Salonia in collaborazione con gustalarte.it e Salotto Fellini, che offrirà  zibibbo e piparelli alla fine della rappresentazione.

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