Il Comiso ribalta la gara, espugna Milazzo (2-1) e vola in semifinale di Coppa

MilazzoLa formazione titolare del Milazzo (foto 3Mtv)

Il match del “Marco Salmeri” ha visto il Città di Comiso prevalere sul Milazzo per 2-1 e volare in semifinale di Coppa Italia. Gli ospiti hanno disputato un’egregia partita e non hanno rubato nulla: determinante è stato l’episodio al minuto 53 (rigore ed espulsione di Calcagno) che ha indirizzato le sorti della qualificazione in maniera irreversibile. Nella prima frazione il Milazzo, dopo aver corso due grossi pericoli nei primi minuti, è venuto fuori alla distanza e poco dopo la mezz’ora ha trovato il vantaggio con uno splendido calcio di punizione di Trovato.

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La punizione di Trovato aveva portato in vantaggio il Milazzo

Nella ripresa i comisani hanno raggiunto il pari nei primi minuti e, approfittando della superiorità numerica, sono riusciti a sfruttare gli inevitabili spazi lasciati dai mamertini e trovare il vantaggio. I ragazzi di Venuto, con la forza della disperazione, hanno provato sino all’ultimo a riaprire il discorso qualificazione ma la sfortuna e un po’ di imprecisione hanno reso vano qualsiasi tentativo. Le due squadre entrano in campo accompagnate dai bambini della Scuola Calcio mentre i calciatori indossano magliette commemorative per ricordare l’amico e collaboratore Ernesto Dall’Oglio, prematuramente scomparso pochi giorni fa e alla cui memoria è stato dedicato un minuto di silenzio. Mister Venuto conferma il 4-3-3 canonico ma deve rinunciare allo squalificato Laquidara e a Matinella, quest’ultimo comunque convocato e in panchina insieme al recuperato Cardia.

Il primo quarto di gara vede il Milazzo un po’ contratto e il Città di Comiso sfiora per due volte il vantaggio. All’11’ Conteh penetra in area, scavalca Hoxhaj con un velenoso pallonetto, Shpellzaj salva sulla linea con un intervento disperato quanto miracoloso. Al 17′ spiovente dalla destra, Calcagno svirgola e colpisce il palo interno della propria porta, la sfera torna in campo. Gli ospiti giocano con più scioltezza, il Milazzo fatica a fare la partita ma pian piano inizia a crescere. La gara è scorbutica, il direttore gara estrae ben cinque cartellini nella prima mezz’ora. Al 32′ il Milazzo passa: splendida punizione di Trovato dai 25 metri, traiettoria perfetta e palla che si insacca sotto l’incrocio dei pali della porta di Salerno. È il primo gol stagionale dopo ben sei legni per il centrocampista rossoblù. La prima frazione si chiude con un tentativo da fuori di Rimmaudo che spedisce di poco alto.

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Il minuto di silenzio per ricordare Ernesto Dall’Oglio

Al 48′ i mamertini vanno vicini al raddoppio, sugli sviluppi di una rimessa laterale Dama prolunga per Misiti che da pochi passi colpisce di testa centralmente, blocca sicuro Salerno. Al 53′ si verifica l’episodio che cambia le sorti del match e della qualificazione. Iniziativa di Marino sulla destra, cross radente l’erba per Leggio che calcia a colpo sicuro, Hoxhaj compie un miracolo deviando sulla traversa anche il tap-in di Conteh. Nella mischia il signor Arena ravvisa un fallo di mano di Calcagno ed assegna il rigore con conseguente espulsione del centrocampista del Milazzo. Sul dischetto si presenta Bojang che batte Hoxhaj calciando all’angolino nonostante l’estremo difensore avesse intuito. Il Milazzo prova subito a imbastire una reazione ma l’inferiorità numerica determina inevitabilmente il crearsi enormi spazi che favoriscono le ripartenze degli uomini di Violante. Su una di queste, al 59′, Leggio si presenta a tu per tu con Hoxhaj ma calcia malamente fuori. Non sbaglia invece Conteh che due minuti dopo, in situazione analoga, porta in vantaggio i suoi ipotecando il passaggio in semifinale. Al Milazzo servirebbero due gol, impresa resa ancora più ardua dall’uomo in meno. I ragazzi di Venuto comunque ci provano e tirano fuori l’orgoglio. Al 64′ è la traversa a negare il pareggio a Trovato che calcia impeccabilmente una punizione dal limite. Al 68′ Misiti stacca da posizione invitante sugli sviluppi di un corner, palla alta di un nonnulla. Mister Venuto getta nella mischia Recupero e Cardia ma non succede nulla. In pieno recupero l’ultimo sussulto rossoblù. Prima Dama impegna Salerno con una bella girata, sul prosieguo dell’azione Salvatore Leo si cimenta in una splendida rovesciata su cross da destra, Salerno compie un prodigio e respinge.

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L’ingresso in campo di Milazzo e Comiso

Finisce così, la delusione è forte in casa mamertina per aver visto svanire un obiettivo primario quale era diventata la Coppa. C’è rammarico per non essere riusciti a segnare nella gara di andata nonostante le occasioni create ma anche tanta rabbia per come è maturata la sconfitta, la prima di mister Venuto dal suo ritorno nella panchina rossoblù. Quanto detto al netto dei meriti del Città di Comiso che ha interpretato in maniera intelligente il match sfruttando a dovere il momento favorevole della contesa. Il Milazzo tornerà in campo mercoledì 20 al “Gaetano Scirea” di Santa Lucia del Mela con la Pro Mende per la terz’ultima partita della regular season, una sorta di spareggio per quei play-off che i rossoblù devono ancora conquistare. La Santangiolese è distante quattro punti e domenica 24 le due squadre si troveranno di fronte nello scontro diretto al “Marco Salmeri”.

Milazzo-Città di Comiso 1-2
Milazzo: Hoxhaj; Ferlazzo, Leo, Shpellzaj, Brunetto; Misiti (75′ Cardia), Calcagno, Coulibaly; Trovato, Dama, Arena (64′ Recupero). A disposizione: Fassari, Di Bella, Del Bello, Parisi, Corso, Matinella, Maio. All. Venuto.
Città di Comiso: Salerno, Di Pasquale, Cassarino, Rimmaudo (61′ Modica), Rotondo, La Raffa, Marino, Leggio, Conteh, (84′ Rizza) Mascara (88′ Tummino), Bojang. A disposizione: Meli, Di Franco, Dominante, Cannizzaro, Parisi. All. Violante (squalificato: in panchina Burrometo).
Arbitro: Arena di Palermo. Assistenti: Sanfilippo e Rubino di Catania.
Marcatori: 32′ Trovato (M), 53′ rig. Bojang ( C ), 61′ Conteh ( C ).
Note: espulso Calcagno al 52′ per fallo di mano in area di rigore; ammoniti Conteh ( C ), Dama (M), Rimmaudo ( C ), Di Pasquale ( C ), Leo (M), Recupero (M).

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