Igea, Isgrò: “I tifosi mi hanno emozionato. Ma non abbiamo ancora vinto nulla”

Nuova Igea VirtusIsgrò e Ficarrotta in azione nel big-match di Siracusa (foto Simona Amato)

Alla festa giallorossa al “De Simone” di Siracusa ha partecipato anche lui, segnando il gol del raddoppio. Ma Antonio Isgrò dopo la maiuscola affermazione in terra aretusea predica calma e tranquillità. La Nuova Igea Virtus è una squadra forte e bella da vedere, consapevole di esserlo ma altrettanto sicura di dovere ancora fare molto per rinforzare il primato riconquistato domenica. L’entusiasmo va bene a patto che non si trasformi in euforia. Come spesso capita nel calcio si dovrà continuare a vincere, magari già dalla trasferta di Acicatena, la seconda consecutiva, che si disputerà a porte chiuse.

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I tifosi dell’Igea presenti a Siracusa (foto Simona Amato)

Isgrò riavvolge il nastro al match di Siracusa partendo dalla fine, dall’accoglienza riservata dai tifosi alla squadra al rientro al “D’Alcontres”, un qualcosa che non ha lasciato indifferente neanche chi come lui ha assaporato l’ebbrezza del professionismo: “Non è un qualcosa legato all’età o alle categorie in cui si è giocato e quindi all’esperienza che un calciatore ha maturato. Certe emozioni non tengono conto di questi fattori. Partite come quelle di Siracusa non avevano bisogno di grosse presentazioni, era uno scontro importante e lo abbiamo vinto nettamente. Sul pullman al ritorno abbiamo festeggiato com’è giusto che sia. Vedere i tifosi aspettarci allo stadio al rientro è stato qualcosa di molto bello, un ulteriore premio per la partita che abbiamo fatto”.

Per il classe ’86 ci sarà ancora da sudare perché mai come quest’anno la concorrenza per il ritorno in D è particolarmente agguerrita: “Non ci sentiamo né i più forti né i favoriti, siamo però consapevoli della nostra qualità e di essere un bel gruppo. Questo è un campionato molto difficile, in cui ci sono tante squadre che lotteranno fino alla fine. Il nostro compito sarà quello di restare nel gruppone fino alla fine e giocarcela. Credere di aver vinto qualcosa sarebbe un errore: noi dobbiamo ragionare partita per partita senza dimenticare che formazioni come Città di Taormina, Modica e Siracusa hanno tutto per poter vincere”.

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Isgrò celebra la rete contro la Jonica

Isgrò torna a parlare della sua carriera, di quel professionismo assaporato per poco a Potenza a causa di un tremendo infortunio: “Sono contentissimo della stagione che sto facendo, sento che con le mie giocate e con le mie qualità sto aiutando la squadra e spero insieme ai miei compagni di poter continuare così. Io sono un fatalista: credo che dovesse andare così, nel mio destino non c’era il professionismo. Ho assaporato la C per un po’ di tempo, poi quel brutto infortunio mi ha tenuto lontano dal campo per quasi un anno ma non ho particolari rimpianti. All’Igea sto bene anche perché adesso sto pensando al mio futuro lavorativo e non sono più disponibile a viaggiare come lo potevo essere due o tre anni fa”.

Isgrò, infine, ha parole di elogio per il tecnico giallorosso, Pasquale Ferrara: “Già lo conoscevo, abbiamo lavorato insieme sempre all’Igea qualche stagione fa. È un tecnico molto preparato, che cura ogni minimo particolare. Averlo per noi rappresenta un valore aggiunto. Lo seguiamo attentamente, crediamo nel tipo di calcio che ci sta facendo praticare”. 

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