Igea, Ferrara: “A Comiso partita male interpretata. Lotteremo fino alla fine”

Nuova Igea VirtusLa Nuova Igea Virtus schierata in campo a Comiso

Sconfitta ma per nulla ridimensionata. Il ko di Comiso non ha scalfito le certezze della Nuova Igea Virtus, pronta a rituffarsi con grinta e tenacia in un campionato che la vede tra le protagoniste annunciate. Domenica si è concretizzata la prima amarezza stagionale in un campo ostico, con alcune situazioni arbitrali che non sono piaciute, ma tutta la truppa giallorossa è consapevole di non aver interpretato al meglio una gara spigolosa e complicata. Nessun alibi quindi, ma soltanto testa bassa e pedalare: questa è la filosofia che sta trasmettendo ai suoi ragazzi Pasquale Ferrara, consapevole di avere tra le mani una squadra in grado di lottare per la promozione in Serie D.

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I tifosi della Nuova Igea Virtus presenti a Comiso

Il tecnico ritorna sulla sconfitta di Comiso, ammette gli errori dei suoi ma analizza anche come la partita sia stata caratterizzata da diversi episodi: La partita è stata decisa da diversi fattori. Innanzitutto ritengo che noi non ci siamo calati fino in fondo in una sfida giocata in un campo gibboso, polveroso, piccolo e duro, ma i campi di Eccellenza sono così. Affrontavamo una squadra che spesso usava l’arma della provocazione: ci siamo innervositi sia per l’atteggiamento dei nostri avversari che per il terreno di gioco che non ci permetteva di eseguire al meglio il nostro calcio”. 

L’Igea non ha gradito la linea tenuta dalla terna arbitrale: “Il direttore di gara ci ha messo del suo. Ad esempio è capitato che in un’azione un nostro giocatore aveva subito un fallo, l’azione era proseguita ed eravamo in tre contro due e l’arbitro non ha concesso il vantaggio: questi sono tanti piccoli fattori che messi insieme possono limitare una squadra. Noi ci abbiamo messo del nostro anche subendo gol da un capovolgimento di fronte su una nostra situazione offensiva. La sconfitta ormai è alle spalle, ora dobbiamo solo pensare a programmare le prossime sfide”.

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I capitani di Comiso e Nuova Igea Virtus

Ferrara aveva avvertito per tempo sulle difficoltà della trasferta ragusana: “Non sono stupito della forza del Comiso. Ho visto il filmato della loro partita subito dopo la nostra partita di Coppa e ho immediatamente detto ai ragazzi che avrei preferito giocare col Siracusa che non contro di loro. Dietro concedono ma in avanti hanno giocatori di grande tecnica e rapidità. Hanno battuto noi, rischiato di vincere con Città di Taormina ed eliminato il Modica dalla Coppa Italia, i loro risultati dicono questo”.

Per l’Igea inizia un mese molto importante, da qui al 13 novembre i giallorossi affronteranno in trasferta Città di Taormina e Siracusa, nel mezzo le sfide in casa con Virtus Ispica e Mazzarrone. Per Ferrara è difficile valutare se alla fine faranno la differenza gli scontri diretti o le sfide con le medio-piccole: “È un campionato molto strano in cui il livello tecnico è alto. Un torneo molto competitivo, in cui fino alla fine lotteranno quattro o cinque squadre per vincere. Chiunque può perdere ovunque e la nostra sconfitta di domenica lo dimostra. In questo momento è difficile immaginare se conteranno più gli scontri diretti o le altre sfide: noi abbiamo battuto la Leonzio che è appena un punto sotto di noi. Siracusa e Modica hanno perso con la Nebros, ma vincere uno scontro diretto non basta se poi non ti confermi”. 

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Il saluto tra le due squadre (foto Margherita Lanza)

Ferrara fa anche un’analisi sui budget di cui hanno goduto le dirette concorrenti per allestire le rose: “Noi qualche duello di mercato lo abbiamo perso perché qualche altra società si è potuta spingere a cifre per noi irraggiungibili. Io però sono molto soddisfatto della rosa che ho a disposizione: molto spesso nel calcio chi più spende non vince. Ecco, noi vogliamo confermare questo principio, rappresentiamo una piazza importante e una società gloriosa, per cui abbiamo il dovere di lottare fino alla fine per vincere, senza nessun tipo di rimpianto”.

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