Un doppio salto all’indietro e non sentirlo, così come i vent’anni di carriera trascorsi in panchina. Gaetano Di Maria riparte dal Gescal, da quella voglia di fare calcio in modo sano e puro, da una società con le idee chiare, ambiziosa, in costante crescita e che punta tutto sulla valorizzazione dei giovani.
E di colpo l’entusiasmante campionato di Serie D con la Vibonese e la stagione a Castrovillari, dopo esser stato ad un passo dalla panchina della Sicula Leonzio, fanno parte del passato. Di Maria adesso mette tutta la propria professionalità al servizio del Gescal e non vuole sentir parlare di passo indietro: “Ormai il calcio è cambiato, sta vivendo una fase di grande e incertezza e purtroppo c’è sempre meno serietà in giro. Io invece mi sono imbattuto in una società seria – afferma – e so che bisogna andare in realtà dove si può programmare e pensare a lungo termine. Essendo messinese conosco bene il Gescal e so cosa è in grado di fare. Quindi non mi spaventa ripartire dalla Promozione. D’altra parte posso anche stare a casa e non allontanarmi. Se è una scelta di vita? No, queste scelte si fanno quando non si ha più nulla da dare io invece ho ancora molto da trasmettere. Voglio far crescere questa squadra e questi giovani – ammonisce -, ho più entusiasmo di prima. La società è organizzata, l’impianto è buono e c’è un settore giovanile in crescita affidato ad una persona seria e qualificata quale è Fabio Zoccoli”.
Di Maria analizza poi il momento del calcio messinese: “Tra i dilettanti c’è più programmazione, io provengo tra i professionisti e c’è molta disorganizzazione e poca serietà. Purtroppo chi allena in Serie C spesso lo fa per meriti non suoi: in questo scenario – racconta – preferisco ripartire dai dilettanti ed essere libero di poter esprimere le mie idee liberamente”. E con Gaetano Di Maria in prima squadra, il Gescal mai come quest’anno punta al lancio dei giovani provenienti dal settore giovanile: “E’ normale, queste società non possono fare altro che attingere dai giovani. Qui ci sono le basi per poter fare tutto questo, qui c’è un progetto senza scadenza e c’è la mia massima disponibilità a pensare al futuro”.
Il neo-tecnico si proietta infine sulla nuova stagione: “In base alle potenzialità della società bisogna puntare a migliorare il piazzamento dell’ultima stagione. Magari lanciando qualche altro giovane in prima squadra e farlo crescere. Non posso pretendere di arrivare ed accampare pretese, ci sono dei vincoli di cui io devo tener conto”.
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