Ferrigno: “Le motivazioni hanno fatto la differenza. E’ questo il Nigro che conoscevo”

Il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno in sala stampa

Il 4-2 contro la Salernitana cancella la lunghissima striscia senza successi. Quasi la fine di un incubo. Nella sua analisi del post-gara il direttore sportivo giallorosso Fabrizio Ferrigno sottolinea sia i meriti del Messina che il calo a livello mentale accusato dai campani dopo aver ottenuto la promozione nel turno scorso.Non capita tutti i giorni di fare quattro gol alla Salernitana. I granata non erano la solita squadra, per fortuna hanno festeggiato la promozione la scorsa settimana. Gli facciamo i complimenti perché vincere è sempre difficile. In tanti nel nostro girone ci hanno provato e non ci sono riusciti. Noi non abbiamo sottovalutato la partita e l’abbiamo chiusa dopo un tempo. Le motivazioni hanno fatto la differenza. Avendo vinto in carriera dei campionati lo so bene, perchè dopo una settimana di festeggiamenti nella gara dopo non riuscivo a reggermi neppure in piedi…”.

I capitani a centrocampo

I capitani a centrocampo

Ferrigno evidenzia quindi i progressi della squadra ed il grande stato di forma di Nigro, giunto al quarto centro stagionale. “Adesso il gruppo ha finalmente ritrovato autostima e condizione fisica che in precedenza sembravano smarrite. Non ci ricordavamo neppure come si esultava dopo un gol, invece ora siamo finalmente una squadra. È difficile farci gol, non è un caso se non perdiamo da sette settimane. La classifica? Bisogna chiudere da quintultimi, con la migliore differenza reti, perchè dobbiamo salvarci e riuscirci rappresenterà la nostra Champions League. Era questo l’Elio Nigro che conoscevo – prosegue il ds – e non ci vuole uno scienziato per capire che si poteva operare diversamente nel mercato di gennaio. La colpa non era soltanto di Grassadonia, perchè le responsabilità vanno addebitate a tutto lo staff ed ai calciatori. La cosa più semplice è cambiare il tecnico, ma non dobbiamo dimenticare quello che ha fatto l’anno scorso”.

La chiosa finale è sulla gara di sabato contro il Savoia, ultimo atto della regular season, nella quale la squadra di Di Costanzo affronterà gli oplontini ora a rischio retrocessione diretta. Solo l’Aversa adesso può impensierire il Messina in chiave quintultimo posto. “A Torre Annunziata faremo la partita perchè vogliamo restare quintultimi. Avere due risultati su tre nei playout è senza dubbio un vantaggio. La cattiveria e la determinazione saranno dunque quelle viste oggi contro la Salernitana. Se nei play-out affronteremo Savoia, Reggina, Ischia o Aversa Normanna conta poco”.

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