Fase due: termoscanner nelle stazioni, mascherine e distanziamento sui mezzi

controlliI controlli sulle temperature corporee oltre che sulle autorizzazioni a Messina (foto Ansa - Carmelo Imbesi)

Termoscanner in tutti gli aeroporti e le stazioni, grandi e piccole, mascherine e distanziamento nei mezzi di trasporto collettivo. Ma anche prolungamento degli orari di apertura degli uffici e dei servizi pubblici per evitare il sovraffollamento nelle ore di punta, contingentamento degli accessi nelle stazioni e negli scali e possibilmente biglietti elettronici al posto di quelli cartacei.

Sono alcune delle ipotesi con cui prende forma la “fase due” dei trasporti, che oltre a cambiare le abitudini di milioni di lavoratori, sarà anche il primo vero banco di prova della ripartenza. Le nuove misure, che sono emerse anche dal confronto tra la ministra dei trasporti Paola De Micheli e le parti sociali, sono attese nel Dpcm sulle riaperture, in parte sotto forma di articoli che integrano il protocollo del 20 marzo e in parte come linee guida del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

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Sarà obbligatorio il termoscanner per il Coronavirus, già utilizzato a Fiumicino e Ciampino (foto Ansa)

Tra le novità, ci sarebbe l’introduzione di termoscanner non soltanto nelle grandi stazioni e negli hub aeroportuali, ma in tutte le stazioni e gli aeroporti del paese. Inoltre, verrebbe previsto per i mezzi di trasporto collettivo (dai treni alle navi, dagli aerei a bus e metro) l’obbligo sia del distanziamento sociale che della mascherina, che non saranno quindi in alternativa fra loro.

Rimarrebbe invece sospeso almeno all’inizio il servizio di ristorazione e bar sui treni a lunga percorrenza e nelle stazioni, in attesa di sciogliere il nodo sulla riapertura di queste attività. Inoltre, per risolvere il problema delle ore di punta, che affliggono soprattutto le grandi città, è previsto il prolungamento dell’orario di apertura degli uffici e dei servizi pubblici, con rimodulazione dell’orario di lavoro anche in termini di maggiore flessibilità.

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Un ragazzo con la mascherina, sullo sfondo la campagna informativa dell’Istituto Superiore di Sanità (foto Ansa)

Particolarmente delicato poi, il nodo del trasporto pubblico di linea, per il quale si punta a diverse misure. Si va dal contingentamento degli accessi sui mezzi e nelle stazioni, porti e aeroporti, alla vendita di biglietti con sistemi telematici o self-service (o, in assenza, di modalità che garantiscano la distanza di almeno un metro tra addetto alla vendita e utente). Previsti inoltre specifici piani per limitare le occasioni di contatto nella fase di salita e discesa dal mezzo di trasporto, così come nelle aree destinate alla sosta dei passeggeri e durante l’attesa del mezzo nelle stazioni, negli aeroporti e nei porti.

Verranno installati dispenser di disinfettanti per i passeggeri sui mezzi a lunga percorrenza, ma anche nelle stazioni, negli aeroporti e nei porti. Inoltre, verranno forniti dispositivi di protezione al personale viaggiante e quello impiegato in attività a diretto contatto con il pubblico e si prevedono misure organizzative nei luoghi di lavoro per assicurare il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

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