La dura legge dell’ex, vissuta alla rovescia. Se nella precedente gara casalinga Vincenzo Plescia aveva punito l’Avellino regalando i tre punti al Messina, questa volta è stato Filippo Damian a tirare un brutto scherzo ai giallorossi. Suo il gol dell’1-1 della Casertana al “Franco Scoglio”. “Per il sottoscritto e la squadra – commenta il centrocampista in sala stampa – è stato un gol importante, farlo qua per me ha un significato speciale. Non mi sono sentito di esultare, però sono contento. Era una gara difficile, contro un Messina vivo e intenso. Nel secondo tempo siamo riusciti a ribattere colpo su colpo, penso che il pari possa essere stato il risultato più giusto”.
Damian alza le braccia e non esulta (foto Giuseppe Scialla)
Tante cose sono cambiate dal Messina in cui aveva giocato lui (stagione 2021/22, con la salvezza centrata passando da Sullo a Capuano, fino alla decisiva gestione Raciti) a quello di oggi, specie nel modo di interpretare le partite sotto la guida di Modica. “Ho visto un Messina differente dal mio dal punto di vista dell’intensità e delle trame di gioco. Ho parlato qui con qualcuno, sono partiti con un impianto diverso, quest’anno possono togliersi delle soddisfazioni, lo spero”.
Non mancano tra i “falchetti” i giocatori navigati per la categoria, aspetto di fondamentale importanza per una squadra che ha cominciato la stagione in ritardo dopo il ripescaggio in C concretizzatosi in extremis. “L’esperienza ci servirà, soprattutto in questo momento. Siamo partiti in ritardo e non è facile giocare ogni tre giorni. Per noi sono punti importanti, ovunque andiamo a prenderli. Secondo me siamo sulla strada giusta. A livello personale voglio fare una stagione importante con gol e assist come mi sta riuscendo fino ad adesso. Spero che con la squadra possiamo toglierci grosse soddisfazioni, intanto dobbiamo superare questo periodo con più punti possibili, lavorando grazie alle idee del mister. Alla lunga potremo dare fastidio a tutti”.
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