Curiale: “Volevo incidere di più. Ho sempre lottato anche se non in condizione”

Curiale e ZuppelCuriale e Zuppel fanno festa a fine gara (foto Paolo Furrer)

Per Davis Curiale non è stata una stagione facile. Un gol (al Giugliano) in 25 presenze, qualche errore di troppo sotto porta e un rendimento generale al di sotto delle aspettative d’inizio campionato, quando era sbarcato in riva allo Stretto reduce dall’esperienza alla Vibonese e dopo aver tante volte sfiorato in carriera la maglia giallorossa.

Curiale

Curiale vicino al gol nella ripresa con la Gelbison (foto Paolo Furrer)

La punta 35enne nata in Germania, ex tra le altre di Frosinone, Catania e Lecce, ne è piuttosto consapevole e su Instagram vuole ripercorrere le varie tappe, aprendo il suo cuore: “Ripensando a tutto quello che è successo in questa stagione si potrebbe scrivere un libro per raccontarlo, faccio un riassunto di tutto ciò che ritengo più importante di questa stagione che personalmente non è stata esaltante. Sono arrivato a Messina con tanto entusiasmo e come figura più esperta, speravo e pensavo di essere un punto fermo di questa squadra e trascinarla, ma così non è stato”.

“Una squadra giovane – aggiunge – con tanto talento e poca esperienza per affrontare questo campionato, lo dicevano i risultati. A gennaio c’era il fuggi fuggi perché veramente nessuno credeva a questa impresa. Io sono rimasto per metterci la faccia, ho convinto dei ragazzi a rimanere ed a crederci perché nel calcio tutto è possibile!”. 

Balde, Fofana e Curiale

Balde abbracciato da Fofana e Curiale (foto Paolo Furrer)

Da gennaio in poi tutto è radicalmente cambiato e il Messina, dopo un girone d’andata terribile, ha gettato le basi per costruire la rimonta salvezza: “La partita della svolta è stata con il Francavilla in casa vinta per 2-1, non per la vittoria in sé, ma perché quella vittoria ha convinto i giocatori ad accettare questa sfida! Da lì siamo ripartiti, i nuovi si sono messi a disposizione, allenandosi e adeguandosi al campo di allenamento che non ha aggettivi per descriverlo! Il ritorno di mister Raciti che ci ha trasmesso serenità con il prof. Restuccia che ci ha fatto sudare in ogni allenamento e per concludere con mister Cinelli che completava l’opera. Questo gruppo ha fatto 30 punti in 18 partite, nonostante le mille difficoltà, il rammarico è che non sono bastati per la salvezza diretta, siamo arrivati sfiniti dopo questa rincorsa”. 

Curiale

Curiale difende un possesso in area (foto Paolo Furrer)

Fallita la missione al primo tentativo, la doppia sfida contro la Gelbison è stata vissuta sul filo della tensione. Alla fine è stata gioia incontenibile, con il gol di Ragusa a regalare la permanenza in C premiando tutti i sacrifici: “Preparando i play-out ci siamo detti che senza la salvezza nessuno si sarebbe ricordato dei 30 punti fatti nel girone di ritorno e quindi ancora una volta testa bassa e pedalare, soffrire, sì, perché in fondo le vittorie più belle arrivano soffrendo! Siamo stati premiati perché ognuno di noi ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, perché questo gruppo di bravi ragazzi meritava di coronare il sogno! Messina era l’ultima grande piazza siciliana che mi mancava. Da siciliano mi sento fiero di averla vissuta al massimo, giocando e combattendo spesso anche in condizioni pietose! Non ho mai alzato bandiera bianca mettendomi a disposizione in campo ma soprattutto fuori dal campo. Sono sicuro di aver lasciato qualcosa ai più giovani! #miracolosportivo✅ Grazie a tutti 💛❤️”.

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