Il congedo del capitano Stracuzzi: “Non ho mai abbandonato la nave”

Natale StracuzziUn primo piano del dimissionario presidente Natale Stracuzzi

Sabato, a caldo, dopo il successo con il Catanzaro, era stato l’amministratore delegato Pietro Gugliotta ad incontrare i giornalisti. A 48 ore di distanza la sala stampa del “Franco Scoglio” ha ospitato invece il dimissionario presidente Natale Stracuzzi e l’altro socio di maggioranza, Piero Oliveri.

Stracuzzi e Oliveri

Stracuzzi e Oliveri in conferenza stampa

L’ormai ex massimo dirigente ha confermato gli sviluppi societari, emersi già nella tarda serata di domenica: “Cediamo l’88% delle quote a titolo gratuito e lo facciamo per dare continuità e un futuro a chi ha un contratto pluriennale con questa società. È stata una scelta condivisa, almeno questa. A Roma i nuovi proprietari, Gerace, Marcianò e Massone, hanno deciso di mettersi insieme. Sono persone competenti, sanno a cosa vanno incontro e ci hanno garantito il pagamento delle ultime due mensilità ai tesserati entro giovedì 16. Saranno sempre loro a chiarire gli obiettivi sportivi e societari”.

Il capitano lascia il Messina ma non accetta di indossare i panni di chi avrebbe lasciato il suo natante in balia delle onde: “Io non ho mai abbandonato la nave, anche se mi ci sono ritrovato a bordo con il mare forza 12. L’unico a stare in piedi ad incoraggiare l’equipaggio sono stato io e la nave adesso può navigare in acque più tranquille. In occasione della partita con la Juve Stabia avevo la febbre a 40, sabato ero a Roma”.

A prendere per primo la parola il vice-presidente Pietro Gugliotta

Stracuzzi ha replicato alle dichiarazioni dell’amministratore delegato Pietro Gugliotta

Non sono mancate le frecciate ai soci di minoranza, a conferma di una dirigenza spaccata in due tronconi, espressioni di altrettante anime: “Non dobbiamo comunque controbattere a Gugliotta. Io mi distinguo da certi atteggiamenti, sono una persona per bene e non scarico le responsabilità su altri. Riconosco quando sbaglio e quando a sbagliare è qualcun’altro cerco di coprirlo, ma gli altri non hanno questo coraggio. Fin dall’inizio ci sono state scelte fatte dalla minoranza, scelte distorte che posso provare con documenti”.

Stracuzzi, ormai prossimo all’addio, ha stilato un bilancio del suo anno e mezzo di gestione: “Abbiamo iniziato un percorso con delle gioie e molti dolori, che d’altronde fanno parte della vita. Possiamo dire di aver lavorato con integrità, dignità e rispetto delle parti, anche se abbiamo dovuto digerire bocconi amari. Siamo stati presi a calci ed insultati per cosa? Per aver compiuto scelte sbagliate, ma ci vuole rispetto. Abbiamo continuato a lavorare per trovare la soluzione migliore per la società”.

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