Clamorosa Upea, espugna Verona e conquista la finale per la Serie A

L’Upea Capo d’Orlando è la prima finalista dei play-off per la promozione dall’Adecco Gold alla Serie A ed attende di conoscere quale sarà la sua sfidante che potrebbe arrivare domani se vincesse Torino, oppure attendere la gara 5 che si disputerebbe a Trento.

Matteo Soragna

Matteo Soragna

I paladini rispondono sul campo, come è buona abitudine degli uomini veri dello sport, allo strascico di polemiche per un arbitraggio penalizzante che ha caratterizzato la sfida di gara 3, e con una prova di grande, immenso, cuore, suppliscono all’assenza dell’infortunato Gianluca Basile, e dello squalificato coach Gianmarco Pozzecco.

Il compito di guidare il quintetto paladino dalla panchina così passa agli assistenti Giuseppe Foti e David Sussi, siede in panca anche il “Baso” che con la sua esperienza è prodigo di consigli e incitamenti per i compagni di squadra che si aggiudica per 55-74 la gara 4 di semifinale con la Tezenis Verona.

Un’impresa quella compiuta al “PalaOlimpia” della città scaligera che vale la finale, e forse ha già un piede, o quasi,  nella massima serie se fossero confermate le indiscrezioni circolanti su una possibile esclusione dalla massima serie della Mens Sana Siena alle prese con un difficile risanamento economico e tenendo anche conto della difficile situazione della retrocessa Montegranaro.

Sandro Nicevic (scatto di Alessandro Denaro)

Sandro Nicevic (scatto di Alessandro Denaro)

Le prime fasi di gioco del primo quarto vedono avanti Verona, ma la replica firmata da Archie, Soragna e Nicevic in rapida sequenza è il segnale che l’Orlandina non è disposta a cedere senza combattere. La squadra di coach Alessandrto Ramagli si riporta avanti 11-7, ma è ancora una volta decisa e convincente la reazione ospite che conduce sino al primo riposo sul 13-17.

Preso il comando del gioco la “banda Pozzecco” con maturità controlla e colpisce con regolare puntualità, spesso e volentieri portandosi sopra di dieci punti ed anche oltre.con Mays che illumina il gioco, Portannese a mettere la museruola ai tiratori veronesi, ed importanti si rivelano anche i contributi dalla panchina di Benevelli, Laquintana e Valenti con le squadre negli spogliatoi per l’intervallo sul risultato di 26-34.

Al rientro ti aspetti una Tezenis carica ed aggressiva, ma il quintetto paladino entra in campo con ancor maggior determinazione chiude gli spazi ed induce gli avversari all’errore forzando molto le scelte. Un esito che produce l’inevitabile ricaduta di un crescente nervosismo, e questa volta è la squadra di casa ad esser sanzionata di tecnici.

L’Upea non si scompone squadra vera in cui l’affiatamento in campo degli atleti è il prodotto di quello fuori dallo stesso di un gruppo che spesso e volentieri dopo un gesto tecnico esaltante quanto importante per l’andamento della gara rivolge una dedica al proprio coach, costretto a sedere tra il pubblico per una squalifica ritenuta eccessiva e con l’amaro in bocca anche del ricorso respinto quest’oggi.

Dominique Archie (foto di Alessandro Denaro)

Dominique Archie (foto di Alessandro Denaro)

Grande cuore paladino, ma anche grande efficacia nel punire i troppi errori di Verona che si disunisce visibilmente ed il terzo periodo si conclude con il parziale di 39-54. La festa a Capo d’Orlando sembra già pronta ad iniziare, ma c’è ancora una frazione da far scorrere velocemente tenendo in pugno la gara.

I paladini giocano con generosità e testa sempre sul pezzo, non pagano dazio neppure all’uscita per cinque falli di Archie, mentre Callahan e compagni abbassano le bandiere in segno di resa ed il cronometro esaurisce la sua corsa regalando l’apoteosi di un successo con la squadra che corre a festeggiare la raggiunta finale con un caloroso abbraccio collettivo tra atleti, dirigenti e tecnici per una nuova straordinaria impresa di una stagione che è giusto etichettare con uno degli aggettivi più usati dal Poz: “CLAMOROSA!”

Se in finale approdasse la Manital Torino, il “PalaFantozzi” tornerebbe ad aprirsi per ospitare le prime due gare della serie, diversamente si partirà da Aquila Trento, appuntamento quindi alla prossima per una Serie A ormai sempre più vicina.

Keddrick Mays (foto di Alessandro Denaro)

Keddrick Mays (foto di Alessandro Denaro)

Tabellino:
Gara 4 – Semifinale dell’Adecco Gold
Punteggio Serie 1-3

TEZENIS VERONA-UPEA CAPO D’ORLANDO 55-73

Parziali: 13-17, 13-17, 13-20, 16-19;

Tezenis Verona: Smith 5 (1/7 da due, 1/3 da tre), Taylor 6 (3/7 da due, 0/3 da tre), Boscagin 11 (5/10 da due, 0/4 da tre, 1/1 liberi), Callahan 15 (5/10, 1/4, 2/2), Gandini 7 (2/4 da due, 3/4 liberi), Carraretto 5 (2/4 da due, 1/1 da tre), Da Ros 6 (2/2 da due, 2/2 liberi), Reati (0/3 da tre), Grande ne, Salafia ne; Coach Alessandro Ramagli.

Upea Capo d’Orlando: Mays 16 (4/7 da due, 2/3 da tre, 2/2 liberi), Portannese 6 (1/5, 1/6, 1/2), Soragna 16 (3/4, 2/4, 4/4), Archie 14 (3/7, 2/5, 2/2), Nicevic 10 (4/9, 0/1, 2/2), Laquintana 3 (0/1 da due, 1/3 da tre), Benevelli (0/4 da due), Valenti 8 (3/8 da due, 2/2 liberi), Basile ne, Ciribeni ne, 0/1; Coach Giuseppe Foti-David Sussi (Ganmarco Pozzecco squalificato).

Arbitri: Gianfranco Ciaglia, Mauro Moretti, Claudio Di Toro;

Questo il video con le migliori azioni della gara 4 di semifinale tra la Tezenis Verona e l’Upea Orlandina:

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