Calcio

Città, Furnari: “Non dobbiamo abbatterci. Tenuto testa ad un Gela costruito per vincere”

Il pirotecnico 3-4 contro il Gela è un boccone amaro da digerire per il Città di Messina che contro una delle squadre migliori del campionato ha offerto un buon calcio, pagando però alcune distrazioni difensive di troppo. Il tecnico Giuseppe Furnari ha commentato così la prima prova casalinga della sua squadra: “Sicuramente sono più deluso per il pari con la Palmese di domenica scorsa, la squadra ha giocato ed ha tenuto testa ad un Gela costruito per vincere il campionato. Abbiamo recuperato per tre volte lo svantaggio, ma regalando qualcosa di troppo in fase difensiva. Peccato, però non abbiamo mollato nulla e forse alla fine abbiamo pagato la voglia di vincere la partita. Con la qualità che hanno le squadre avversarie in avanti ogni palla diventa un’occasione da gol. Sul quarto mi dicevano i ragazzi che ci potesse essere fuorigioco”.

Il saluto tra i capitani Sicignano e Bombara (foto Omar Menolascina)

“Purtroppo – prosegue Furnari nella sua disamina – non abbiamo letto bene alcune situazioni, soprattutto all’inizio della gara. Abbiamo preso gol sulla prima ripartenza e sulla seconda ci siamo disuniti. Dovremo essere più bravi sia nella gestione della palla che a palla scoperta di non andare a pressare in avanti ma andare, invece, a chiudere dietro”.

La speranza è di poter presto giocare al “Marullo”, non ancora omologato per la Serie D. “Avevamo programmato tutto in una certa maniera e ora ci adeguiamo alle situazioni, trovandoci a giocare al San Filippo, un campo molto più grande ed in erba naturale, dove non puoi prendere le distanze. Un problema per una squadra come la mia abituata a giocare corta e facendo pressing”.

In copertina c’è l’eurogol di Galesio, a segno da centrocampo. Furnari estende l’analisi: “Guardando il bicchiere mezzo pieno abbiamo fatto tre gol di una certa levatura e ne abbiamo subiti altrettanti che potevamo evitare. Non ci dobbiamo abbattere per questa sconfitta. La prodezza di Galesio? Lui ha sempre dato il massimo per questa squadra, facendo quello che gli chiedo. Io osservo anche le palle recuperate o tenute e il pressing che fa. Ha segnato un eurogol, ma soprattutto è stato presente, come in ogni partita”.

Daniele Straface

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