Calcio

Messina, è stato un anno positivo. Ma un futuro migliore va programmato adesso

Il Messina ha vissuto una stagione positiva, smentendo le pessimistiche previsioni estive. In avvio hanno pesato i rinvii delle gare con Taranto e Casertana, che hanno imposto a novembre un tour de force fatale per una rosa corta, poi puntellata a gennaio. Ma la reazione è stata convincente e da Monterosi la squadra ha cambiato volto anche grazie a Rosafio e al passaggio al 4-2-3-1. L’impresa di Caserta, il derby d’andata vinto con il Catania e il doppio successo con l’Avellino vice-capolista i momenti migliori di un’annata che ha registrato un aumento delle presenze sugli spalti e una parziale riconciliazione con un ambiente ferito.

Giacomo Modica sorride per il suo Messina

Peccato per i tanti torti arbitrali (Crotone su tutti, oltre all’incredibile digiuno di rigori in casa, che dura da tre anni) e qualche occasione di troppo sprecata al “Franco Scoglio” (Turris, Brindisi, Latina, Cerignola e Foggia), che hanno fatto svanire un sogno playoff rivelatosi alla portata. Reduce da un’annata deludente a Vibo Valentia, il tecnico Giacomo Modica ha saputo rilanciarsi, ritagliando un ruolo inedito ad Ortisi, insistendo sulle sue idee e puntando con Roma sui fedelissimi, da Manetta a Lia, da Franco ad Emmausso, che ha realizzato 10 gol dopo averne segnati nove nei tre anni precedenti.

L’ex vice di Zeman ha saputo coinvolgere il pubblico e sferzare un ambiente depresso da quindici anni bui. Il direttore sportivo Domenico Roma, praticamente all’esordio in C, è stato accolto con ironia e perplessità ma ha confermato le grandi doti in termini di scouting, pescando tanti jolly, da Zunno a Frisenna, da Salvo a Dumbravanu. Con il 17esimo budget del girone e tanti limiti logistici non si poteva pretendere di più. Meriterebbe, insieme al tecnico con cui ha già lavorato a più riprese, la conferma e maggiori margini di manovra. Alla società va riconosciuta l’intuizione della scelta di Roma e Modica, mettendo peraltro da parte le incomprensioni di sette anni prima.

Il medico Antonino Puglisi e il ds Domenico Roma (foto Paolo Furrer)

Anche la scelta di affidarsi a Mario Bonsignore e Infront ha portato gli sponsor che erano sempre mancati e una rinnovata visibilità. Sembra però avere pesato l’assenza di un vero direttore generale. Il presidente Pietro Sciotto, inibito, è rimasto a lungo in silenzio e su temi caldi come strutture e arbitraggi si è esposto soltanto Modica, a volte eccedendo, scontrandosi con un Comune abile almeno a risolvere la questione manto erboso. Per dare continuità ad un’annata positiva e aumentare le ambizioni, come chiede a gran voce la piazza, occorrono maggiore organizzazione, investimenti e un rinnovato feeling con città e Istituzioni, ancora lontano a dispetto del legame allo stesso movimento politico del vicepresidente giallorosso Matteo Sciotto, del sindaco Federico Basile e dell’assessore allo sport Massimo Finocchiaro.

Basti pensare che mentre il Palermo inaugura un centro sportivo all’avanguardia in Europa e il Catania e il Trapani neopromosso sognano altre categorie a suon di investimenti milionari, a Messina resta da anni un nodo irrisolto la caldaia allo stadio. Anche se rispetto al passato è arrivato un impegno in tal senso da parte dell’Amministrazione. Le contestazioni del tifo organizzato rischiano di rallentare ulteriormente la pianificazione, come accade da anni, alimentando i dubbi di una proprietà che sembrava avere riottenuto un credito di fiducia dalla piazza, tornata invece a protestare sonoramente a suon di cori e striscioni.

Emmausso abbracciato dai compagni (foto Paolo Furrer)

Temporeggiare rappresenterà un assist per eventuali acquirenti, che però dovranno essere credibili e pronti ad investire più che ad attendere che sia l’attuale proprietà a formalizzare iscrizione e fideiussione, come è avvenuto nel recente passato, quando i propositi di disimpegno non si sono comunque mai dimostrati irrevocabili. La pianificazione dovrà partire in tempi rapidi anche perché il tecnico Modica e il ds Roma (in scadenza), i promettenti Salvo e Frisenna e un Emmausso da copertina (tutti sotto contratto) potrebbero diventare uomini mercato, anche se il fantasista di Scampia ha già chiarito che senza novità clamorose è pronto a ripresentarsi in ritiro per onorare il suo contratto. Una base da cui ripartire rispetto al passato c’è ma nel calcio non ci si può fermare troppo per riflettere.

Francesco Straface

Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza

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Francesco Straface

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