Città di Sant’Agata, Ferrara è raggiante: “Così andremo lontano”

Pasquale FerraraPasquale Ferrara, qui alla guida del Sant'Agata (foto Francesco Barbagallo)

Esame di maturità superato a pieni voti per il Città di Sant’Agata, che nel big match del “Fresina” ha superato il Palazzolo con un perentorio 3-1, dando un chiaro segnale alle dirette concorrenti. In terra nebroidea non c’è mai stata partita. I ragazzi di Pasquale Ferrara hanno travolto i gialloverdi con una prestazione maiuscola, certificata dal “cucchiaio” di Concialdi su rigore e dalla magia di Benny Iraci, che da posizione impossibile ha mandato la palla all’incrocio grazie ad uno splendido tiro d’esterno: tutto in meno di 20 minuti.

Il Sant’Agata fa festa dopo il 3-1 al Palazzolo

Il gran gol di Franchina a 10 minuti dalla fine e il rigore di Grasso al 95,’ che ha reso un po’ meno pesante la sconfitta per gli ospiti, hanno fatto il resto. Pasquale Ferrara aveva avvertito tutti già dopo Pedara, spiegando come nel calcio la grinta, il ritmo e l’organizzazione possano fare la differenza più degli acquisti roboanti: “Dobbiamo avere fame, cattiveria e agonismo – ha dichiarato il tecnico nel dopo gara – quando si pareggiano questi fattori esce fuori la tecnica. Abbiamo fatto bene nella gestione della palla. Sapevamo che dovevamo concedere qualcosa a livello di palleggio, ma ci sta. Dopo l’espulsione di Russo ci siamo compattati, siamo stati squadra e abbiamo saputo soffrire. Abbiamo gestito quei momenti con cattiveria agonistica ma anche con grande intelligenza. Abbiamo saputo giocare sia di spada che di fioretto, così si portano a casa i campionati ed è questo l’atteggiamento che dobbiamo avere. Loro ad un certo punto hanno inserito Diallo e Camara, hanno sfoderato tutto il loro grande potenziale offensivo ma abbiamo saputo soffrire. Abbiamo realizzato tre gol, colpito un palo a portiere battuto, creato altre situazioni interessanti, sono soddisfatto”. Il tecnico santagatese, però, sa bene che la strada è ancora lunga. Dopo tutto il campionato è iniziato da appena 180 minuti: “Dobbiamo restare con i piedi per terra, non dobbiamo fare voli pindarici nè montarci la testa: i voli lasciamoli ai passeri”.

Soddisfatto anche il centrocampista biancoazzurro Claudio Calafiore: “Le vere squadre si vedono in questi momenti. Siamo rimasti in dieci mentre eravamo sul 2-0, loro spingevano ma abbiamo retto bene, riuscendo anche a fare il terzo gol nel finale. Ci sarà da soffrire, è stata una battaglia, ma solo la prima di una lunga serie. Abbiamo mostrato gioco e grinta, finalmente siamo riusciti ad ottenere un successo in questo stadio, davanti ai nostri tifosi, come non succedeva da tempo. Abbiamo sfatato un tabù e siamo felici di questo”.

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