Catanzaro, Salernitana e Lupa ok in trasferta. Risponde il Benevento

La quarta giornata del girone C di Lega Pro è stata ricca di gol e colpi di scena. Proseguono la loro marcia in vetta alla classifica Catanzaro, Salernitana, Lupa Roma e Benevento, balzate a quota 10. Turno aperto dal successo del Lecce che ha superato senza problemi per 2-0 la Reggina al “Via del Mare”. Salentini avanti al 28′ con Papini, bravo ad insaccare di testa sul cross dalla bandierina di Miccoli. Al 5′ della ripresa è proprio Miccoli a raddoppiare, sfruttando l’assist di Carrozza. Per la squadra di Cozza un altro venerdì nero: è il secondo ko consecutivo dopo quello nel derby dello Stretto. Il Benevento ha liquidato con identico punteggio al “Vigorito” la pratica Foggia. Alfageme, in gol all’11’, complice l’uscita errata di Narciso e Melara, al 20′, i marcatori per gli “stregoni” che hanno vinto e convinto.

Fabrizio Miccoli

Fabrizio Miccoli, capitano del Lecce

Nelle gare disputate al sabato hanno fatto incredibilmente festa tutte le formazioni che hanno giocato in trasferta. Oltre al clamoroso 0-5 del Matera a Messina, roboante anche il blitz del Catanzaro (2-4) a Melfi. Al 27’ padroni di casa avanti con Berardino su punizione, ma immediatamente raggiunti al 30’ da Pacciardi. Al 35’ i calabresi passano a condurre con Silva Reis, ben innescato da Russotto. Pagano dal dischetto, al 41’, fa tris. Nel finale di partita il tabellino dei marcatori si arricchisce ancora. Al 49’ Barraco scarta anche il portiere e deposita in rete il quarto gol. Al 51’ Tortori non sbaglia dagli undici metri e fissa il risultato sul definitivo 2-4. La Paganese, prossima avversaria del Messina, ha invece ceduto 0-2 contro la Casertana, restando ferma ad un punto. Comoda l’affermazione degli ospiti, con una rete per tempo. Vantaggio dei rossoblù al 33’ con Idda, sugli sviluppi di un corner. Al 10’ della ripresa il raddoppio di Cissè. E’ bastato invece un gol alla Salernitana per avere la meglio sulla Vigor Lamezia, al suo primo ko del torneo. Al “D’Ippolito” grande protagonista Calil, a segno al 41’ del secondo tempo infilando in rete su imbeccata di Tuia. Terza vittoria per la squadra di Menichini, confermatasi letale nei minuti conclusivi. Non finisce di stupire la Lupa Roma. I capitolini si sono imposti al “San Vito” per 1-2. In gol al 29’ del primo tempo Cerrai e all’8’ della ripresa Perrulli, con un tiro-cross che beffa Saracco. Mosciaro su rigore, al 39’, può solo accorciare le distanze per un Cosenza già in crisi, con il ds Meluso che sta pensando alle dimissioni.

I tifosi del Martina

I tifosi del Martina

Non sono invece bastati al Martina due gol di vantaggio per riuscire a battere l‘Ischia nel lunch match domenicale. Pugliesi avanti al 40′ con una potente punizione di Patti. Il raddoppio al 6′ della ripresa, con Caruso lesto ad approfittare di un erroraccio di Empereur. Sembra fatta per i padroni di casa, ma al 14′ Ciotola si procura e trasforma un penalty, riaprendo il discorso. Il definitivo 2-2 arriva proprio allo scadere, ad opera dello stesso Ciotola, in gol al 48′ con un bel pallonetto. Il Martina lascia quota zero, ma può rammaricarsi per la grossa occasione gettata alle ortiche. L’ennesimo successo esterno della giornata è targato Savoia. I campani spazzano via le nubi con lo 0-2 sul terreno dell’Aversa Normanna. Sblocca il difensore Rinaldi al 17′, sugli sviluppi di un calcio piazzato. Chiude i giochi Scarpa, al 41′ del secondo tempo, ribadendo in gol dopo la traversa colta da Sanseverino. Per la formazione di Bucaro è la prima vittoria. Ha chiuso il programma l’affermazione per 3-1 della Juve Stabia ai danni del Barletta. E dire che per le “vespe” si era messa subito male, a causa dell’espulsione di Romeo e del conseguente rigore trasformato da Floriano al 20′. Al 30′ il pari di Ripa con un bel colpo di testa su servizio di La Camera. Al 21′ della ripresa Di Carmine fa mettere la freccia ai padroni di casa. Il tris arriva al 26′ su penalty di Ripa, concesso con tanto di espulsione del difensore pugliese Meola. I gialloblù agguantano il Lecce a 7 punti, piazzandosi alle spalle del quartetto di testa.

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