Il Messina lavora su tre campi. C’è il calcio giocato, con il complicatissimo impegno casalingo di sabato contro un Avellino mai così vicino al sogno della serie B: è distante dalla vetta cinque punti, che potrebbero diventare tre con l’esclusione di Taranto e Turris. C’è il procedimento legato all’entità della penalizzazione, che l’Acr conoscerà già venerdì, a poche ore dal match in programma al “Franco Scoglio”.

E c’è ovviamente l’aspetto societario, con l’Aad Invest Group che, al netto delle rassicurazioni delle scorse settimane, sembra restare con le mani legate. I fondi che avrebbero dovuto finanziare l’operazione Messina restano bloccati in Lussemburgo, in quanto il fallito Deinze avrebbe accumulato un passivo di circa sette milioni di euro nel corso della gestione dell’Aca Football Partners, poi ereditata incautamente da Cissè e soci. Una matassa intricata, che però potrebbe aprire nuovi scenari.
In mattinata il sindaco Federico Basile ha incontrato la squadra a Bisconte, dopo il precedente colloquio a Palazzo Zanca con il capitano Davide Petrucci. Il gruppo chiede rassicurazioni, fondamentali per tornare a concentrarsi soltanto su allenamenti, schemi e avversari. Nel pomeriggio, senza clamore, il primo cittadino ha ricevuto al Comune il presidente Stefano Alaimo.

Che di fatto sta portando avanti l’attività ordinaria del club, avendo facoltà gestionale, come dimostra ad esempio il conferimento dell’incarico al legale Luis Vizzino, che rappresenterà il Messina nell’udienza di fronte al Tribunale Nazionale Federale. Ma a decidere il futuro dovrà essere invece l’amministratore Doudou Aissatou Sarr Cissè, che a fronte del perdurante blocco della propria liquidità potrebbe adesso valutare eventuali offerte.
C’è infatti da portare a termine la stagione con maggiore serenità di quella attuale, anche se il club in una nota ha ribadito che il direttore sportivo Domenico Roma, lo staff tecnico e la squadra lavorano regolarmente in sede, senza tentennamenti, nonostante le inevitabili distrazioni. Da Palazzo Zanca confermano i contatti con il presidente del Trapani Valerio Antonini, che però gestendo un club in C non potrà mai impegnarsi in prima persona. Mentre la cordata laziale da lui interpellata avrebbe declinato l’invito.

L’Aad Invest Group si è vincolata a versare 2,5 milioni di euro a Pietro Sciotto e questo complica ogni potenziale trattativa per la cessione del pacchetto di maggioranza. Il presidente uscente ha chiarito che non intende attivare la clausola risolutiva del contratto di cessione, che se contestata potrebbe aprire un’infinita querelle giudiziaria. Un club a rischio retrocessione sulla carta non sembra avere tanti estimatori ma il sondaggio di Antonini dimostra come Messina, che stoicamente non perde del tutto la sua passione, mantenga ancora un appeal. In attesa di sviluppi societari, non resta che provare a giocarsela sul terreno verde.